Il Consiglio Comunale di Aversa ha bocciato a maggioranza la mozione con cui l’opposizione chiedeva l’avvio della procedura di incompatibilità del sindaco Giuseppe Sagliocco. 13 i voti contrari e 9, quelli dell’opposizione a favore. Nel corso della seduta non sono mancati vivaci battibecchi tra le varie fazioni ma a determinare l’andamento del voto è stato il sindaco Sagliocco il quale, poco prima di abbandonare l’aula, aveva invitato il consiglio a votare a favore del riconoscimento dell’incompatibilità.
“Vi chiedo di votare a favore – ha detto – però permettetemi di dire che state facendo un errore perché prima del riconoscimento dell’incompatibilità deve avvenire la convalida dell’elezione e questo non è ancora avvenuto. Come ho già detto è mia intenzione restare sindaco di questa città perché i cittadini mi hanno eletto“. Le parole di Sagliocco sono state immediatamente raccolte dai consiglieri di maggioranza. Santulli, Tozzi, Marino hanno più volte ribadito l’inopportunità della discussione di questa mattina perché doveva essere svolta nella sede opportuna. Sull’argomento va segnalata la piroetta di Rosario Capasso, il quale aveva prima annunciato il voto favorevole per poi annunciare il voto contrario in quanto ha “capito che il consiglio comunale odierno aveva bruciato le tappe e che molti interventi erano caratterizzati da astio personale”. A sostenere l’incompatibilità l’opposizione compatta con i Galluccio, Bisceglia, De Cristofaro, Della Valle e Dello Vicario a sostenere la necessità del voto odierno in quanto “lo prevede la legge”. A confutare la tesi della mancata convalida è stato De Cristofaro: “Il sindaco ha votato il bilancio e sul portale della regione viene annoverato nelle fila del Nuovo Centrodestra”.
Da Segnalare un piccolo siparietto che ha avuto protagonista il consigliere comunale del Pd Marco Villano che dopo i voto sull’incompatibilità ha chiesto al presidente Stabile se fosse valido il voto di Cella e Candida che avevano dichiarato di essere a favore dell’incompatibilità salvo poi non presentarsi alla seduta del consiglio. Una battuta che è servita a Villano per rimarcare la distanza dell’ex candidato sindaco del centrosinistra dalle battaglie dell’opposizione.
A scatenare le ire dell’opposizione un passaggio dell’intervento del sindaco Sagliocco che ha annunciato come “d’ora in poi verranno utilizzati tutti gli strumenti che la democrazia consente per evitare di portare in consiglio comunale argomenti già ampiamente trattati”. Sagliocco ha anche parlato di “diktat” dell’opposizione su interrogazioni e mozioni causando la veemente reazione di Paolo Galluccio e Dello Vicario. Il primo in particolare ha sottolineato che “non accetterà alcuna limitazione alle prerogative del consigliere comunale” mentre Della Valle ha ribattuto che non “può essere certo il sindaco a decidere quali argomenti devono essere discussi in consiglio comunale”.
Nella prima parte del consiglio comunale era stata discussa la questione della riqualificazione di piazza Crispi. Una serie di interventi tutti di esponenti dell’opposizione che hanno teso a ribadire quanto già dichiarato in più occasioni circa la realizzazione di un parcheggio interrato da 500 posti auto. “L’intervento di piazza Crispi – ha commentato Marco Villano – è lo specchio del fallimento di questa amministrazione. Si cancella in un sol colpo un’infrastruttura strategica per l’intero centro storico”. Sulla stessa lunghezza d’onda Michele Galluccio che ha detto: “Quando difendiamo il parcheggio in piazza Crispi lo facciamo ragionando sulle esigenze dell’intero centro storico che a breve resterà senza parcheggi”. “La discussione non c’è stata – ha commentato Della Valle – vorrei capire di chi è la proprietà del sottosuolo”. Sulla questione, si ricorda, sta indagando anche la magistratura ed infatti i carabinieri hanno prelevato gli atti.
Nella prima ora sono state discusse una serie di interrogazioni come la questione biblioteca, palazzo Orineti, la potatura degli alberi e la pulizia dell’ex Texas.
Angelo Golia
