“Dono un rene o una cornea a chi mi salva la casa all’asta”: e’ il cartello apparso davanti alla sede di Equitalia a Pescara scritto da un ex imprenditore 60enne, Silvio Buttiglione, che lamenta il fatto che un istituto bancario, per una serie di debiti, ha pignorato e posto all’asta la sua prima casa, a Montesilvano.
Addosso, l’uomo ha un cartello in cui si definisce ”condannato a morte da banche e Equitalia”. L’ex imprenditore è originario di Bari. La sua vicenda risale al 2007.