“Insegnare il rispetto verso le donne e la diversità già nelle scuole, formando docenti in grado di trasmettere ai propri alunni la scienza ma anche la coscienza”. E’ l’appello che la consigliera provinciale Rosa Russo, ex presidente della Provincia di Napoli, ha lanciato oggi a margine del flash mob promosso dal Centro Italiano Femminile e patrocinato dalla Provincia partenopea. L’iniziativa è andata in scena davanti alla sede dell’ente provinciale, in piazza Matteotti: lì sono state sistemate 150 sedie vuote, ciascuna il nome delle altrettante vittime del “femminicidio” registrate nel 2013. Oltre al nome, su ogni sedia, anche la macabra descrizione delle modalità di come è avvenuto l’assassinio. Il flash mob si è concluso con un atto liberatorio, lasciando salire in cielo 150 palloncini rossi.

“Abbiamo voluto dare un significato diverso alla festa della donna, – ha aggiunto Rosa Russo, che è anche presidente della sezione provinciale del Centro Italiano Femminile – ricordando le donne scomparse e, nel contempo, suggerendo anche come costruire un futuro migliore”. Rosa Russo ha voluto sottolineare che, a livello legislativo, molto è stato fatto: “esistono leggi ad hoc contro questo triste fenomeno e strumenti efficaci per combatterlo ma vanno usati”. “Le forze dell’ordine – ha aggiunto – sono preparatissime e sanno come combattere stalking e femminicidi”. Ma, secondo Rosa Russo, tutto ruota intorno alla denuncia: “Le violenze vanno rese note – evidenzia – per evitare che le percosse si trasformino in omicidio”. “A Fuorigrotta, – ha concluso Rosa Russo – nell’ospedale San Paolo, c’è uno sportello anti violenza, pronto ad ascoltare le grida d’aiuto di chi è vittima della violenza di genere”.

 

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