NAPOLI – “Gennaro Castiello ha dato un mazzo di soldi a quello che abbiamo salutato, a quello che stavamo salutando nelle scale”: così Ciro Manna, una delle quattro persone arrestate oggi dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sul voto di scambio, parlava il 20 febbraio del 2013. Anche Mario Maggio, nelle sue conversazioni, faceva riferimento al pagamento degli elettori: “A parecchi di loro li ha pagati e già questo è un buon segno”. Le cifre comunque erano irrisorie: anche meno di 50 euro. “Giova rimarcare – scrive nell’ordinanza il gip Tommaso Miranda – come tutti i soggetti contattati per la ricerca dei voti operino nei quartieri più degradati della città, connotati da elevata povertà, ove la ricerca del consenso dietro corresponsione di denaro è evidentemente più agevole”.