Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha proseguito l’esame disegno di legge “Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania per l’attuazione della pianificazione paesaggistica regionale ai sensi dell’articolo 135 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42” proseguendo nell’esame degli emendamenti all’art. 6. Hanno partecipato ai lavori l’Assessore regionale alle Politiche sociali e all’Urbanistica Ermanno Russo e gli Assessori regionali alle attività produttiveFulvio Martusciello,all’agricoltura Daniela Nugnes e al Bilancio, Gaetano Giancane.

 

Sono state numerose le richieste di voto segreto e voto per appello nominale sui numerosi emendamenti presentati da parte dell’opposizione che hanno determinato aggiornamenti della seduta consiliare fino all’ultima votazione che, facendo emergere la mancanza di numero legale, ne ha provocato lo scioglimento anticipato rispetto all’orario di conclusione dei lavori. La data della nuova seduta sarà programmata dalla Conferenza dei Capigruppo che è attualmente riunita.

 

Numerosi ed articolati sono stati gli interventi dei Consiglieri regionali del centrosinistra rispetto agli emendamenti presentati: “siamo disponibili ad approvare stasera il Piano paesaggistico, strumento fondamentale per la pianificazione territoriale, purchè si affronti in maniera critica la problematica dell’art. 15 che la maggioranza regionale ha voluto introdurre per intervenire su norme urbanistiche riferite a specifici Comuni della Campania in totale contrasto con lo spirito della legge generale sul paesaggio” – ha spiegato il capigruppo del Pd Lello Topo – che ha avvertito: “su questo tema saremo intransigenti e non consentiremo di introdurre in un testo che si occupa di paesaggio norme urbanistiche a vantaggio di singoli pezzi della Campania e non della generalità dei Comuni, che necessitano, invece, di norme di programmazione generali capaci di tendere allo sviluppo del territorio senza arretrare rispetto alla sua tutela”.

“Si deve approvare una legge che tenga conto della difficile realtà territoriale della nostra regione, aggredita dal dissesto idrogeologico e dalla illegalità, due temi di cui il Piano paesaggistico deve tenere conto per porre in essere lo sviluppo del territorio senza arretrare di un millimetro nella difesa del territorio” – ha aggiunto il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero, che ha invocato il rispetto del Regolamento consiliare e delle prerogative del Consiglio e ha sollecitato l’Assemblea. “Su un tema di tale importanza occorre totale trasparenza ed è fondamentale garantire una coerenza normativa a tutela del territorio ed evitare di aprire voragini legislative che arrecherebbero grave danno, come l’abolizione del piano operativo strategico delle province aprirebbe un vuoto gravissimo nel settore” – ha rilanciato il consigliere Antonio Amato (Pd) –, mentre il capogruppo di FIGennaro Nocera ha sollecitato l’opposizione “ad avere un atteggiamento responsabile rispetto ad una tematica fondamentale per lo sviluppo del territorio e a cessare l’atteggiamento ostruzionistico che impedisce l’approvazione del Piano paesaggistico regionale”; al fine di consentire ai lavori dell’Assemblea di andare avanti, Nocera ha, comunque, proposto di approvare velocemente tutte le norme dell’articolato e di soffermarsi, poi, sull’art. 15 per affrontare le diverse questioni tenuto conto che l’obiettivo della maggioranza è quello di salvaguardare il territori da certi scempi che sono stati effettuati nel passato”.  A replicare è stato il consigliere Gennaro Mucciolo (Pse): “questa legge è incentrata tutta sull’art. 15 perché innesca meccanismi volti ad aggravare ulteriormente la situazione territoriale già compromessa di alcuni Comuni, è questa la parte che va profondamente modificata e su di essa il nostro Gruppo si riserva una discussione approfondita”. “Su territori come la “zona rossa” a rischio Vesuvio, come la penisola sorrentina e la costiera amalfitana, occorre essere più che cauti indipendentemente dai colori politici e segnare una svolta che ponga fine agli abusi del passato” – ha detto la consigliera Anita Sala (Cd) – che ha aggiunto: “l’iter di questa legge è stato bloccato dalla maggioranza che lo tiene fermo da circa due anni, ma l’attesa che c’è attorno ad essa deve confluire in una norma positiva per il territorio che ne favorisca lo sviluppo bloccando, però, gli abusi edilizi”.

“L’art. 15 semplifica l’attività edilizia in vaste aree della penisola sorrentina e dell’area amalfitana che, erroneamente, dal Piano urbanistico territoriale sono stati inserite in zone altamente vincolate” – ha spiegato Pietro Foglia (Ncd) – facendo chiarezza “per evitare distorsioni nel messaggio mediatico e per far rientrare questa discussione nella giusta ottica politica” e ricordando che “la legge prevede che gli strumenti urbanistici dei comuni attuativi non possono contenere disposizioni che contengano disposizioni che consentano nuova edificazione a scopo residenziale mediante l’aumento dei volumi abitabili”.

“Dietro questo Piano non c’è alcuna speculazione edilizia né interesse” – ha sottolineato il presidente della IV Commissione Pasquale Giacobbe (FC) – invitando l’opposizione ad andare avanti nell’esame del provvedimento fino all’art. 15 dove ci potrà essere il più ampio confronto nell’interesse del territorio. Non ci sono interessi di natura politica o di altra natura dietro a questa norma che possano bloccare l’iter di un testo così importante”.

“Il problema di questa opposizione è che, in tanti anni di governo regionale, il centrosinistra non è stato in grado di approvare questa importante legge per la pianificazione urbanistica e probabilmente non si vuole consentire a questa maggioranza di ottenere questo importante risultato per il territorio della Campania che è indispensabile proprio per contrastare l’abusivismo e riqualificare il paesaggio” – detto il consigliere del gruppo Caldoro Presidente Giovanni Fortunato.  “Il problema non è l’art. 15, rispetto al quale abbiamo molte perplessità, ma la questione fondamentale riguarda l’intera normativa sulla quale va aperto un ampio confronto trattandosi di una normativa fondamentale per lo sviluppo del territorio” – ha detto il consigliere dell’Udc Angelo Consoli.

“Il problema della maggioranza è che non ha un’idea politica dello sviluppo del territorio e, avvicinandosi le elezioni, si sente mancare la terra sotto i piedi perché il centrodestra non è stato capace di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale: la legge contro le demolizioni di case abusive e le speculazioni edilizie nelle aree sottoposte a vincolo” –ha sottolineato il consigliere Corrado Gabriele (Pse). “Le norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania sono strettamente collegate allo sviluppo e ai settori cruciali per lo sviluppo come i trasporti e le infrastrutture” – ha aggiunto il vice capogruppo del Pd Antonio Marciano; sullo stesso tema anche il collega di partito Nicola Caputo, e le consigliere Angela Cortese e Rosa D’Amelio che hanno sottolineato, rispettivamente, “l’importanza della materia di cui trattasi ai fini dello sviluppo del territorio e del rispetto dei suoi equilibri” e “la necessità di garantire la piena coerenza normativa nell’affrontare questa delicata normativa”. Ad invocare il rispetto del Consiglio regionale di fronte ad emendamenti ostruzionistici che offendono l’intelligenza dei consiglieri regionali” è stato il consigliere Luca Colasanto (FI) appellandosi al senso di responsabilità dell’opposizione.

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