Soglia al 37% per ottenere il premio di maggioranza, sbarramento al 4,5% per ottenere seggi alla Camera, e brevi liste bloccate in piccole circoscrizioni in cui vengono eletti 3-6 deputati; nessuna norma che riguarda le elezioni del Senato. Sono questi i capisaldi dell’Italicum, la riforma elettorale che sta per essere approvata dall’Assemblea di Montecitorio per poi passare all’esame del Senato. La nuova legge sarà comunque valida solo per Montecitorio, mentre a Palazzo Madama, se nel frattempo la Camera alta non sarà azzerata dalla riforma Costituzionale, si voterà con il cosiddetto “Consultellum”, un proporzionale puro con le preferenze.
– PREMIO MAGGIORANZA. La nuova legge per la Camera, come il Porcellum, è un sistema proporzionale con un premio di governabilità che assicura la maggioranza assoluta al partito o alla coalizione vincente. Pr ottenere il premio bisognerà aver superato la soglia del 37% dei voti. Il premio è fissato al massimo al 15%, così da permettere al vincitore di raggiungere ma non superare il tetto dei 340 seggi (pari al 55%).
– DOPPIO TURNO. Se nessuno supera la soglia del 37%, i primi due partiti o coalizioni si sfidano in un doppio turno per l’assegnazione del premio. Il vincitore ottiene 327 seggi, i restanti 290 vanno agli altri partiti (restano fuori dal conteggio i deputati eletti all’estero).
– SBARRAMENTI. L’ingresso in Parlamento viene precluso a chi non supera un minimo di voti. Per i partiti che si presentano al di fuori delle coalizioni (come ha fatto M5s), c’e’ una soglia molto alta, l’8 per cento. Per i partiti che si presentano in una coalizione, lo sbarramento e’ al 4,5%. Anche le coalizioni dovranno superare una soglia del 12%. Sono previsti meccanismi per garantire la presenza delle minoranze linguistiche.
– COLLEGI. L’Italia sarà divisa in un massimo di 120 collegi plurinominali (coincidenti all’incirca con le province), in ciascuno dei quali vengono eletti da 3 a 6 deputati. Ciascun partito presenta brevi liste bloccate, senza possibilità per gli elettori di esprimere preferenze.
– PARITA’ UOMO-DONNA. Le liste dei candidati dovranno garantire la presenza paritaria di uomini e donne: 50% e 50%, ma senza alternanza obbligatoria. Le liste potranno avere fino a due uomini di seguito.
– CANDIDATURE IN PIU’ COLLEGI. Sarà possibile per i singoli candidati, presentarsi in 8 collegi diversi.
– COLLEGI DISEGNATI DAL GOVERNO. Il Governo è delegato a ridisegnare i collegi elettorali, entro 45 giorni, sulla base dei criteri indicati dalla legge.
– IL SENATO. La versione definitiva dell’Italicum che verrà approvata dalla Camera non detta norme per il Senato, nella prospettiva di una sua abrogazione. Questa soluzione è stata chiesta dalla minoranza del Pd e da Ncd, per allontanare le elezioni anticipate. Se queste si dovessero concretizzare, per il Senato si voterebbe con il “Consultellum”, il sistema risultante dalla sentenza della Corte costituzionale che ha abrogato il Porcellum: un proporzionale puro con preferenza.