Costa del Vesuvio, ”il Consorzio al quale aderiscono tra i piu’ qualificati operatori del distretto turistico”, condanna ”l’ennesimo caso di incuria che ha riguardato gli scavi di Pompei”. ”Gli Scavi Archeologici della Costa del Vesuvio – sottolinea una nota – devono diventare una priorita’ nazionale per le Istituzioni centrali e locali, la sfida ai mercati turistici internazionali si vince puntando sui grandi attrattori, mettendo a sistema i territori ed integrando offerta pubblica e quella privata”. ”Da sempre – si evidenzia – ci battiamo perche’ la Costa del Vesuvio diventi protagonista nelle politiche di sviluppo turistico e per discutere di questi temi abbiamo inteso organizzare gli Stati Generali del Turismo in programma venerdi’ 11 aprile 2014 ad Ercolano, con invitati i rappresentanti del governo, della regione, della sovrintendenza e di tutte le autorita’ per un confronto con oltre 100 operatori turistici dell’area vesuviana per analizzare criticita’ ed occasioni di rilancio”.

“Ancora una volta poniamo temi concreti: biglietto unico integrato della Costa del Vesuvio, apertura serale dei siti archeologici, sicurezza, trasporti e promozione territoriale saranno al centro dell’incontro. Dalle Istituzioni aspettiamo risposte concrete” afferma Luca Ferlaino, Presidente onorario del Consorzio. “I continui segnali di degrado – dice Angelo Pica, presidente degli operatori turistici – la totale assenza di dialogo tra gli interlocutori privilegiati dell’area, la mancanza di un disegno strategico di sviluppo anche imprenditoriale del distretto turistico, costituiscono ormai una situazione pesante oltreche incomprensibile a chi fa impresa”. “Chiediamo” prosegue Marcello Galli, direttore generale di Costa del Vesuvio – l’avvio immediato di una procedura straordinaria di concertazione con l’individuazione di strumenti concreti per invertire la tendenza ed impedire la disintegrazione del tessuto turistico e produttivo della citta’ e del comprensorio”.

 

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