Nicola Caputo è amareggiato. E incazzato. Non gli è proprio andato giù il “messaggio” mediatico fatto circolare, secondo lui ad arte, sull’inchiesta sui rimborsi ai consiglieri regionali, ieri giunta a una svolta con la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini per gran parte dei componenti del parlamentino campano. A scanso di ulteriori equivoci e strumentalizzazioni, l’esponente del Pd ripercorre con puntualità tutte le tappe della vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto. “Non c’è niente da fare, chi non vuole capire non capisce!”, sbotta il consigliere regionale casertano.
E aggiunge: “Allora chiarisco meglio. La mia posizione rispetto all’inchiesta sui fondi regionali è la seguente: 1) Fondi dei Gruppi Il sottoscritto insieme ad altri dodici consiglieri regionali non è oggetto di alcuna accusa di peculato. Il PM ha avanzato richiesta di archiviazione. 2) Fondo Comunicazione L’11 Gennaio 2012 alle 7.20 ricevetti una perquisizione nell’ambito dei controlli avviati dalla Procura sull’attività relativa all’utilizzo dei fondi per la comunicazione. In quella sede mi si contestavano tre attività. Ebbene, per due di quelle attività (che furono quelle che scatenarono una massiccia campagna dei media nei miei confronti) la posizione è stata chiarita ed archiviata”. Resta da chiarire – precisa Caputo – la posizione rispetto ad un’altra attività contestata (peraltro solo in parte) e per la quale chiarirò tutto nei prossimi giorni allorquando avrò la possibilità di leggere gli atti e fornire tutte le delucidazioni in merito, così come ho sempre fatto collaborando ed avendo la massima fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti”.
Poi una stoccata non tanto velata a qualche suo amico-nemico di partito: “Quanto poi alle cattiverie di qualche amico (?!) … che dire, rispondo con: state sereni!”. In effetti, con il passare del tempo e alla luce dei riscontri effettuati dai pm la vicenda giudiziaria sta avendo sviluppi favorevoli per il consigliere regionale. E non è escluso che Caputo possa scongiurare il rinvio a giudizio presentando (la documentazione è già pronta) ulteriori chiarimenti ai magistrati in merito alle contestazioni formulare nell’avviso di conclusione delle indagini. “Forse ci sarà qualcuno, anche nel mio partito, che rosicherà – conclude Caputo – ma sono certo che questa vicenda si concluderà nel migliore dei modi. I gufi e gli avvoltoi resteranno delusi. Se ne facciano una ragione”.
Mario De Michele