CASERTA – Mercoledì 16 novembre alle ore 16.30, presso la Sala degli Specchi del Circolo Nazionale di Caserta (via Mazzini, angolo piazza Dante), organizzata dall’attivissimo Garden Club Caserta – presieduto da Rosa Salemme Valentino – si terrà la conferenza “Margherita di Savoia, Prima Regina dell’Italia Unita.
La vita della sovrana raccontata attraverso il suo mondo, le sue passioni, i suoi fiori, i suoi celebri gioielli”, tenuta da Aldo Antonio Cobianchi – curatore professionista di eventi, critico d’arte e saggista. Cobianchi proporrà gli aspetti più intimi e salienti, allo stesso modo, della vita di Margherita, partendo dagli oggetti che ella adoperava – abiti, gioielli, suppellettili – dalla descrizione delle case che abitava, dalle sue passioni, cogliendo, in via deduttiva, il gusto, lo stile, le scelte, la sensibilità della prima sovrana d’Italia. Una ricca ed elaborata prolusione – frutto di un lavoro lungo, complesso e appassionato, fatto di ricerche di archivio, riviste d’epoca, libri di storia – che ha raccolto grandissimi consensi in tutti i luoghi in cui è stata presentata, da Genova, a Napoli, a Salerno, e che ora approda a Caserta presso lo storico Circolo Nazionale, che si affaccia su quella piazza che è rimasta per tutti i casertani dedicata, secondo l’antica toponomastica, ancora oggi al nome della regina. Attraverso la proiezione di immagini, tratte da fotografie e documenti antichi, l’oratore ha tracciato la personalità di una figura storica poco conosciuta e studiata: donna di grande spessore e, per l’epoca, all’avanguardia, investita del compito d’incarnare l’immagine di gloria e potere del nascente Regno d’Italia, in un momento storico difficile e controverso, sfruttando il suo nobile aspetto e la sua cultura, imponendosi come una delle più ammirate premières dames del tempo, capace di creare uno modus vivendi, una moda, un made in Italy da esportare e proporre a livello internazionale. La relazione si soffermerà, in maniera particolare, sui celebri gioielli della sovrana, adorni di brillanti e di immancabili perle, tanto da essere ricordata ancora oggi come “la regina delle perle” (termine che in latino si traduce margarita, civetteria su cui la sovrana amava giocare), sui suoi fiori, le margherite, e sugli oggetti sontuosi di cui amava circondarsi, in un tripudio che avrebbe ispirato le nobili famiglie dell’epoca. Allo stesso modo sottolineerà la figura di una donna moderna, precorritrice del femminismo, con la passione per lo sport, per l’alpinismo, per le auto e i lunghi viaggi. Aspetto, poi, della conversazione, davvero interessante e poco noto, il destino infausto dei cosiddetti ”gioielli della corona d’Italia” voluti da Margherita: pochissimi sanno, infatti, che per strane vicissitudini “burocratiche” tipiche del nostro paese esiste un tesoro reale nazionale – come quello conosciutissimo inglese – ignorato e abbandonato. Una regina la cui fama ispirò addirittura la fantasia dei napoletani che l’hanno consacrata con una pizza che in tutto il mondo è sinonimo di Italia.