Suggestiva coreografia e spettacolo di luci, polemica della curva Nord contro le decisioni di chiudere gli stadi agli ultras, cori anti napoletani: la sfida tra Inter e Napoli finisce 0-0 ma e’ carica di significati e rievoca ricordi recenti per i suoi protagonisti. L’Inter colleziona l’ennesimo pareggio (il quindicesimo) e l’Europa se la dovra’ sudare. Resta quinta a quattro punti di distanza dalla Fiorentina e con il derby alle porte. Il Napoli consolida il terzo posto (non ancora matematico), sciupa forse le migliori occasioni e colpisce un palo con Inler. Il passato si affaccia inesorabile nel duello di San Siro. Walter Mazzarri ritrova il suo presidente di un tempo, De Laurentiis. Benitez torna a Milano per affrontare la squadra che ha guidato e dalla quale si e’ sentito tradito. Ruggini, vecchi rancori, passioni e una sorta di tregua armata per dare la parola al campo. Adesso al comando dell’Inter c’e’ Thohir, presente in tribuna: il tycoon indonesiano conferma ancora una volta Mazzarri, l’uomo giusto al posto giusto. La partita e’ divertente, giocata a una buon ritmo e con discreta intensita’ almeno per un tempo. Il secondo e’ piuttosto deludente e al di sotto delle attese. Mazzarri – costretto a rinunciare a Rolando e Samuel (squalificati) – conferma – e fa bene – Kovacic titolare. Benitez invece lascia fuori Hamsik e scommette su Insigne. L’Inter parte alla grande con un Hernanes che prova prima il destro e poi il sinistro. Kovacic incanta San Siro e con una magia all’11 si libera di due avversari e tira di poco a lato. Al 13′ il Napoli sciupa la sua prima palla gol: gran lancio di Martens per Callejon che sbaglia una facile giocata. Dopo cinque minuti, l’Inter non approfitta dell’errore di Jorginho: Palacio riceve un ottimo pallone ma manda largo. Il tifo e’ incessante e iniziano i cori contro i napoletani (‘Napoli m…, Napoli colera, Noi non siamo napoletani’), cori provocatori contro la norma della discriminazione territoriale: si profila la possibilita’ che la Nord venga chiusa per il prossimo turno casalingo contro la Lazio. Il Napoli sfrutta qualche ripartenza, l’Inter sembra piu’ determinata e aggressiva. Al 22′ Callejon prova a servire Higuain che non aggancia, Icardi si trova in area ma si perde in un dribbling di troppo. Al 36′ Inler – fra i migliori del Napoli – manda alto. Palacio corre tanto e – spesso – sfugge alla difesa partenopea. Henrique e’ costretto a ricorrere al fallo e viene punito con il giallo dall’arbitro Rizzoli. L’Inter cala nella ripresa e le migliori occasioni sono in favore del Napoli: al 5′ del secondo tempo, Nagatomo salva su Higuain e successivamente anche Mertens non riesce a mandare la palla in rete. Palacio va vicino al gol al 7′, al 9′ cross di Nagatomo, esce di pugno Reina che gioca con il lutto al braccio in segno di lutto per Tito Vilanova. Hernanes non e’ in serata, si fa male D’Ambrosio, al suo posto subentra Zanetti. Al 25′ Hamsik rileva Mertens e Guarin sostituisce Hernanes. Mazzarri si becca qualche fischio del pubblico quando decide di mandare in campo Kuzmanovic per Icardi che la prende molto male. Quasi alla mezz’ora bel destro al volo di Higuain. Inler colpisce un palo clamoroso a otto minuti dalla fine. Brividi finali con Higuain che si fa male in un contrasto con Andreolli, riportando un forte trauma contusivo alla caviglia destra. L’argentino è costretto a uscire in barella. L’Inter conferma i propri limiti. In fondo il pareggio sta piu’ stretto al Napoli: Benitez la sua ‘vendetta’ non l’ha consumata.


 

 

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