Una seduta monotematica del Consiglio della Campania per affrontare il delicato tema della “soppressione della Centrale Operativa Regionale 118 (C.O.Re.) e del conseguente trasferimento di competenze e responsabilità della Centrale Operativa Territoriale Napoli 118 (C.O.T.) dal Cardarelli all’Asl Napoli 1, come previsto dal Decreto n.5 del Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario”. È quanto chiedono Lello Topo e Antonio Marciano, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo regionali del Partito Democratico, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio regionale. “Un provvedimento che rischia di compromettere l’efficienza e l’efficacia del delicato servizio svolto”, scrivono i due consiglieri, “la cui logica risponderebbe a un obiettivo di risparmio, ma che in realtà appare controproducente sia sotto il piano economico, sia sotto quello pratico, dato che vengono innanzitutto soppresse alcune funzioni fondamentali attualmente svolte dal C.O.Re., come il sovraintendere e il coordinare le maxi-emergenze e il ruolo di cosiddetta centrale vicariante, quando le altre centrali incontrano difficoltà”. Secondo gli esponenti democrat, “le decisioni del Commissario non sembrano portare vantaggi in termini di miglioramento del servizio, e anzi la direzione tracciata va in contrasto con quanto avviene in tutte le principali città italiane, nelle quali tutta la gestione del servizio di emergenza territoriale è effettuata in ambito provinciale. Non è la prima volta che si tenta di percorrere questa strada: già il 15 marzo 2013, con il Decreto n. 28/14, il sub-Commissario aveva proposto gli stessi interventi ma, in quel caso, il TAR Campania ne aveva bloccato gli effetti”. Inoltre, si legge ancora nella lettera, “la struttura nel Cardarelli che attualmente ospita il COT è stata nel 2010 oggetto di un completo rinnovamento delle componenti tecnologiche hardware e software, grazie a un investimento di 5 milioni di euro di fondi regionali”. Per questo, concludono Topo e Marciano, “appare quanto mai urgente e importante convocare al più presto una seduta monotematica del Consiglio regionale” cui, come ricordato nella lettera, “spettano la programmazione e l’indirizzo in materia sanitaria”.