Amazon ha comunicato ieri un accordo con Twitter che consentira’ agli utenti del social network di aggiungere prodotti al proprio ‘carrello della spesa’ telematico con un semplice’ tweet’. L’annuncio arriva il giorno prima di un appuntamento estremamente delicato per Twitter, la scadenza dell’accordo di ‘lockup’ che impegnava i sottoscrittori del collocamento e i dipendenti che avevano acquistato azioni a non cedere le proprie partecipazioni fino alla data di oggi. Gli utenti di Twitter potranno fare shopping online replicando ai tweet che contengono un link a un articolo di Amazon con le hashtag #AmazonCart negli Usa e #AmazonBasket nel Regno Unito (gli unici due paesi coperti per ora dal servizio). “Sappiamo che scoprire prodotti e servizi su Twitter e’ naturale e cerchiamo sempre maniere per renderlo piu’ semplice”, ha commentato il portavoce di Twitter, Will Stickney, in una nota. “E’ semplice: quando un cliente scopre un tweet di un suo artista preferito, di un esperto, di un marchio o di un amico che contenga un link a un prodotto di Amazon, aggiungera’ semplicemente ‘#AmazonCart’ nella sua risposta e il prodotto verra’ aggiunto al suo carrello di Amazon”, ha spiegato invece Julie Law, portavoce del portale di vendite via internet. I navigatori dovranno pero’ continuare a connettersi con Amazon per completare l’acquisto. Non sono ancora stati resi noti i termini economici dell’accordo, che verra’ valutato oggi dagli investitori nel primo giorno successivo alla scadenza del ‘lockup’, un test tanto piu’ importante alla luce del tracollo del prezzo del titolo, che la settimana scorsa ha toccato i minimi dalla quotazione, perdendo il 50% del proprio valore dal picco di dicembre. Ad aver raffreddato l’entusiasmo dei mercati e’ stato soprattutto il bilancio diffuso la settimana scorsa, che ha visto l’azienda chiudere il primo trimestre con una perdita netta di 132 milioni di dollari. Ma a preoccupare e’, pero’, soprattutto la lenta crescita degli utenti, saliti solo del 5,8%, a quota 255 milioni, rispetto al quarto trimestre 2013. Ad essere interessato dal ‘lockup’ e’ ben l’87% del capitale azionario di Twitter. L’ad del gruppo, Dick Costolo, e i cofondatori Jack Dorsey ed Ev Williams hanno fato sapere gia’ dal mese scorso di non aver alcuna intenzione di vendere.

 

 

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