Il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, si è incontrato oggi a Palazzo Matteotti con l’amministratore della CTP, Gaetano Ratto, ed i rappresentanti regionali della Filt CGIL, della Fit CISL, della UILT e dell’UGLT. Nel corso della riunione sono state esaminati i risultati ottenuti attraverso l’approvazione del piano industriale che ha portato all’autorizzazione da parte del Consiglio dei Ministri del piano di ricapitalizzazione 2012 – 2014 possibile anche grazie al dimezzamento delle perdite e dei costi di gestione insieme ad un aumento della produttività ed all’acquisizione di nuovi servizi. Sono state delineate nuove politiche per la lotta all’evasione attraverso maggiori controlli dovuti ad interventi organizzativi che prevedono un maggior utilizzo della forza lavoro a tal fine. Le OO.SS. hanno riconosciuto nella Provincia di Napoli, e nello specifico nel presidente Pentangelo, un interlocutore fattivo e coraggioso che ha reso possibile il rilancio, il risanamento e la salvaguardia della CTP attraverso un lavoro continuo di sinergia con la dirigenza e la forza lavoro. Dal canto suo il presidente Pentangelo si è detto fortemente soddisfatto, sia da un punto di vista politico che umano, della professionalità e dell’apertura mostrata dai lavoratori della CTP e dai loro rappresentanti sindacali, riconoscendo che senza la collaborazione degli stessi nessun progetto di rilancio sarebbe stato realizzabile. Analogo ringraziamento è stati rivolto all’amministratore unico Gaetano Ratto, valido manager ed ottimo mediatore tra le esigenze della proprietà e dei lavoratori. In questo clima di grande coesione e collaborazione, si è voluto comunque rimarcare la grande preoccupazione delle forze sindacali sui tagli, prospettati dal Governo alla Provincia di Napoli, definiti senza mezzi termini scellerati ed ingiustificati, che rischiano di vanificare tutto l’ampio lavoro portato felicemente a termine. “Comprendo tali preoccupazioni e le condivido – ha detto il presidente Antonio Pentangelo – e sto valutando attentamente i passi da compiere. A rischio non sono solo i trasporti locali, ma anche altri settori fondamentali quali la scuola e l’ambiente. Non escludo nei prossimi giorni di annunciare iniziative importanti per stigmatizzare queste misure assolutamente nocive per i servizi primari offerti dalla Provincia alla cittadinanza”.

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