Dopo essere intervenuto sabato alla Reggia di Caserta per il Forum Universale delle Culture, il professor Massimo Cacciari si è preso una mattina di relax a Napoli ed ha scelto di visitare il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore. Accolto da Raffaele Iovine, Presidente dell’Associazione Pietrasanta Polo Culturale, il filosofo veneziano ha ammirato con grande entusiasmo le tele di “Una Mostra Impossibile”, le 117 riproduzioni in digitale delle opere di alcuni dei pittori Leonardo, Raffaello e Caravaggio. Nella “Sala del Capitolo” si è soffermato sulle decorazioni pittoriche eseguite da Michele Ragolìa, apprezzando in particolar modo la parete di fondo dove vi è un affresco che rappresenta la scena del Calvario. Accompagnato poi dal priore Padre Tonino Giordano, Cacciari è entrato nella cella di San Tommaso d’Aquino, immergendosi in quei luoghi dove il santo visse tra il 1272 e il 1274, periodo in cui tenne la cattedra nello Studio teologico istituito nello stesso convento. L’elemento che l’ex Sindaco di Venezia ha trovato più suggestivo è risultato la tavola duecentesca raffigurante la Crocifissione di fronte alla quale San Tommaso raccolto in preghiera ebbe la visione di Cristo che gli parlò. La visita si è poi spostata nello splendido convento domenicano dove il filosofo ha incontrato Padre Giacinto Cataldo che lo ha introdotto nelle sale che contengono manoscritti storici, libri corali in pergamena del Cinquecento e numerosi dipinti. Il punto di forza dell’installazione di “Una Mostra Impossibile” a Napoli è stata la forte intesa tra il Comune, l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale e la Rai. Ed è proprio sulla collaborazione tra il pubblico ed il privato che Massimo Cacciari ha espresso il suo parere positivo commentando: «Auspico sempre più iniziative del genere». Prima di andare via ha lasciato un messaggio sul libro della presenze: “Sperando che queste mostre impossibili diventino possibili”.

 

 

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