Sono tornati ieri a salire, dopo i cali di lunedi’, i prezzi internazionali dei prodotti raffinati. Lo riporta Staffetta Quotidiana secondo cui a spingere le quotazioni, i dati positivi sul comparto immobiliare Usa, la previsione di un calo delle scorte Usa di greggio e prodotti e l’ottimismo alla vigilia del Consiglio Ue di domani, con, all’ordine del giorno, la questione della crisi dei debiti sovrani dell’area euro. Proprio per quest’ultima ragione l’euro si e’ apprezzato sul dollaro tornando sopra quota 1,41 e ammortizzando cosi’ gli aumenti dei prezzi per i compratori europei. La quotazione internazionale della benzina si e’ attestata ieri a 1.079 dollari la tonnellata (+12), pari a 575 euro per mille litri (+2), quella del gasolio a 1.020 dollari la tonnellata (+10), pari a 609 euro per mille litri (+1). Sulla rete carburanti italiana, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, siamo oggi alla terza rilevazione consecutiva senza variazioni. Da sabato i prezzi alla pompa sono praticamente fermi e compresi, quanto alle medie nazionali, tra 1,623 euro/litro (Shell) e 1,631 euro/litro (IP e Tamoil) sulla verde e tra 1,506 euro/litro (Q8) e 1,513 euro/litro (IP e Tamoil) sul diesel. Gpl Eni fermo a 0,728 euro/litro. Ferme le medie ponderate nazionali tra i diversi marchi, con la benzina a 1,623 euro/litro e il gasolio a 1,506 euro/litro. A livello regionale medie piu’ basse al nord (Veneto e Piemonte) a quota 1,61 euro/litro sulla benzina e 1,493 euro/litro sul gasolio. Al netto delle addizionali regionali le medie piu’ alte si registrano a Bolzano con 1,647 euro/litro sulla verde e 1,54 euro/litro sul diesel. Se si considerano invece le addizionali regionali (3,1 centesimi compresa Iva), le medie piu’ alte sulla benzina si registrano in Campania, Calabria e Puglia a 1,658 euro/litro.