In Campania vivono 235mila immigrati. E’ quanto emerge dal rapporto sulle ”Condizioni di vita degli immigrati in Campania’ realizzato da Yalla servizio regionale di mediazione culturale. L’indagine è stata condotta effettuando 3.800 interviste ed è stata coordinata da Elena De Filippo e Salvatore Strozza. I dati si riferiscono alla popolazione immigrata presente all’inizio 2013. Il 51 per cento degli stranieri vive tra la provincia di Napoli (30per cento) e la citta’ (21per cento), seguono le province di Salerno e di Caserta con, rispettivamente, il 20 per cento. La presenza più’ numerosa è quella femminile che si attesta al 54per cento. Per quanto riguarda la provenienza, circa il 60per cento degli immigrati è di origine est europea sia comunitaria che non, ed è l’Ucraina la nazione più rappresentata con il 22per cento di presenze. I dati riferiscono che circa l’80 per cento degli stranieri è arrivato in Italia dopo il 2000. Dall’indagine emerge che poco più’ dell’80per cento degli immigrati intende restare in Campania per il prossimo anno, percentuale che si dimezza nell’arco temporale dei 5 anni. Sul fronte dell’integrazione solo il 10per cento degli stranieri e’ sposato con un italiano e poco meno di due su tre ha avuto un figlio di cui il 30per cento e’ nato in Italia. Una popolazione immigrata che risulta istruita: il 70per cento dei maggiorenni ha un diploma di scuola media inferiore o superiore e il 17per cento e’ laureato. Problemi si registrano sul fronte dell’occupazione in cui ”una significativa incidenza” è data dal lavoro irregolare e il 15 per cento è senza occupazione, dato che la 2012 si attestava all’11per cento. I meno colpiti dal fenomeno sono i cinesi che registrano un tasso di disoccupazione del 4per cento. Prevalentemente, il 37 per cento degli immigrati svolge ”servizi alle famiglie” dall’assistenza ai lavori domestici e il 36per cento sono operai. Mediamente un immigrato in Campania guadagna al mese 690 euro. Per quanto riguarda la condizione abitativa, il 64per cento ha una sistemazione indipendente e il 15per cento condivide la casa con altri stranieri.