“Più che un’azione di governo e in corso uno spettacolo illusionista che tutto fa tranne che andare al cuore vero dei problemi e delle riforme che servono per tagliare sprechi e inefficienze”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, durante le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal governo sul decreto legge per la competitività e la giustizia sociale, annunciando il voto contrario del Gal. “Che questo Stato debba essere riformato nel senso della drastica riduzione dello Stato massimo onnipresente e onnipotente sostituendolo con uno Stato minimo ma efficiente – ha spiegato – é ormai concetto acquisito da tutti e nel mentre tutti lo dicono si continua imperterriti a riproporre una legislazione che va nel senso diametralmente opposto. Non esiste in questo provvedimento un solo rigo che possa agevolare la libera competizione e il libero mercato ed è eloquente che si parli all’articolo 20 delle società partecipate dallo Stato, non già per ridurre il numero nè per migliorare l’efficienza e men che meno ridurre gli otre 40 miliardi di debito che queste aziende producono ogni anno. Si cincischia intorno agli aggiustamenti dei meccanismi di gestione di queste società, ma non c’è una sola parola che aiuti gli amministratori delle società partecipate a fare gestioni economicamente sane delle aziende stesse”. Renzi, ha concluso D’Anna, “perde tempo con la proposta di chiudere il Senato elettivo, di farne un bivacco di amministratori locali che, viste svanire le ambizioni di occupare cariche nelle Giunte regionali e nelle commissioni, vengono dirottati verso il Senato delle Regioni. Voi con i pannicelli caldi degli 80 euro da spostare a destra e a sinistra non potrete risolvere niente, se siete riformatori proponete un’idea di riforma dello Stato e lasciate perdere queste piccinerie e questi zibaldoni, degni di azzeccagarbugli. Se siete liberali, fatelo”.

 

 

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