Beni per un valore di 10 milioni di euro, riconducibili al clan Esposito dei “Muzzoni”, sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Caserta su disposizione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
I beni, tra cui ville, auto, e beni di lusso, erano a disposizione di un impiegato comunale del Comune di Sessa Aurunca, nel casertano, considerato dagli inquirenti l’intestatario dei beni sequestrati. Il clan Esposito faceva parte del gruppo camorristico gemellato con i La Torre di Mondragone, stroncato dagli arresti e dalla carcerazione del suo capo storico, Augusto La Torre, boss del litorale mondragonese che un anno fa si e’ laureato in psicologia.