“Chiediamo ai ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche agricole un deciso cambio di passo. Servono trasparenza e certezze sulla programmazione degli interventi”. Così Legambiente sulla Terra dei fuochi lanciando il nuovo rapporto Ecomafia 2014. “La sospensione dei campionamenti sui suoli a rischio sembra l’ulteriore prova della mancata organizzazione e pianificazione della politica – aggiunge Legambiente – Sono tante, troppe le domande senza una risposta, a partire dal fatto che dopo 20 anni di immobilismo ora scatta l’emergenza rifiuti radioattivi”. Solo con un cambio di rotta, “lo Stato può tornare ad essere credibile e riconquistare la fiducia dei cittadini garantendo una partecipazione e informazione completa e mettendo in campo una serie di azioni e strumenti efficaci per combattere le illegalità ambientali”. Ma “quello che stiamo vedendo ancora una volta va nella direzione contraria. Occorre invece procedere in maniera spedita: rafforzando l’attività di repressione dei fenomeni di smaltimento illegale, dando piena attuazione ai programmi di prevenzione sanitaria e di analisi epidemiologica (buona parte dei comuni interessati sono ancora senza Osservatorio sui tumori), procedendo alla delimitazione e alla successiva bonifica delle aree contaminate”.