– Erano diventati il terrore degli esercizi commerciali e delle banche dei Comuni a nord di Napoli e della confinante provincia di Caserta. In un recente colpo portato a termine nelle scorse settimane a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno portato via ben dieci chili d’oro. Ma la loro attività è stata stroncata dalla polizia. In manette sono finite dieci persone, tra cui due donne e due minori, tutte residenti a Giugliano in Campania (Napoli). Una vera e propria organizzazione, come ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il questore di Napoli, Guido Marino, nella quale ognuno dei componenti aveva ruoli ed incarichi ben precisi. In casa di una delle donne arrestate, infatti, gli agenti del commissariato di Giugliano, coordinati dal primo dirigente Pasquale Trocino, hanno trovato due fucili a canne mozze che, probabilmente, si legge in una nota della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, ”erano utilizzati per l’esecuzione delle rapine”. L’indagini hanno preso il via nel mese di novembre scorso e grazie all’intervento della polizia sarebbero stati sventati alcuni colpi ai danni di esercizi commerciali.


Nel mirino della banda dei dieci presunti rapinatori sgominata dalla polizia a Giugliano (Napoli) non c’erano solo gli esercizi commerciali ma anche gli agenti dei servizi di vigilanza privata. L’obiettivo dei rapinatori era quello di impossessarsi delle armi. E’ quanto emerso dalle indagini condotte dagli agenti del locale commissariato al termine delle quali sono state bloccate dieci persone, tra cui due minori con le accuse che vanno, a vario titolo, dall’associazione per delinquere alla rapina aggravata e a reati in materia di armi. Le indagini, come ha sottolineato il questore di Napoli, Guido Marino, nel corso di una conferenza stampa, andranno avanti. Nel mirino dei malviventi, secondo quanto accertato dagli investigatori, negli ultimi mesi sono finiti una tabaccheria, una gioielleria ed un vigilantes che a maggio scorso è stato derubato della sua pistola. Per stroncare l’attività dei rapinatori la procura della Repubblica di Napoli Nord ha emesso un provvedimento di fermo (eseguito nei giorni scorsi) che è stato convalidato ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari che ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere e due ai domiciliari. Una donna, invece, è stata arrestata perché, secondo gli investigatori, custodiva le armi della bande. Per i due minori il tribunale per i minorenni di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo. Un gruppo criminale, si legge in una nota del procuratore della Repubblica di Napoli Nord, Francesco Greco, ”molto determinato, dedito, dedito – in un territorio dove gli episodi di criminalità predatoria rappresentano una vera emergenza – non solo a commettere rapina ma anche altri reati contro il patrimonio”.

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