La Corte d’assise di Caltanissetta ha condannato all’ergastolo un presunto esponente di Cosa nostra, Carlo Marchese, 56 anni, di Riesi, accusato dell’omicidio di un suo compaesano, il pastore Calogero Pirrello, avvenuto nel giugno del 1987.
L’uccisione di Pirrello rimase avvolta nel mistero e solo circa vent’anni dopo la procura nissena e’ riuscita a mettere insieme gli indizi, soprattutto grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Secondo l’accusa la vittima aveva rubato delle vacche a un allevatore di Canicatti’ che per recuperarli si era rivolto ai mafiosi del suo paese, i quali a loro volta contattarono la famiglia Cammarata di Riesi, i fratelli Pino e Vincenzo. A Pirrello venne intimata la restituzione dei bovini, ma senza esito. I Cammarata attirarono Pirrello in una trappola e poi lo strangolarono. Il corpo di Pirrello, quando ormai era irriconoscibile, venne ritrovato una ventina di giorni dopo in aperta campagna nel territorio di Riesi.