E’ già cominciato a Caserta l’afflusso dei pellegrini per la visita di Papa Francesco che, nel pomeriggio, sarà alla Reggia dove, alle 18, celebrerà la Santa Messa. Al momento l’arrivo dei fedeli procede piuttosto lentamente, complice la pioggia, e in maniera regolare; pochi i pullman arrivati finora mentre molti pellegrini stanno giungendo in città con il treno. Dalla Questura e dalla sala operativa dei Vigili urbani non si segnalano particolari criticità sul fronte del traffico.

Anche piazza Carlo III, davanti alla Reggia, dove papa Francesco celebrerà la Santa Messa, si va riempiendo lentamente. Intanto è trapelato che l’incontro con il clero si terrà nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta e non in un salone della scuola dell’Aeronautica Militare. Si è saputo anche che il Papa ha chiesto che in prima fila ci siano i genitori di una delle piccole vittime della terra dei fuochi.

In questo momento, poco prima delle 15, il sole è tornato a splendere su piazza Carlo III. Gli ombrelli sono stati chiusi e le migliaia e migliaia di fedeli attendono soltanto di poter vedere Papa Francesco.

ORE 14,59: Pochi minuti fa in piazza Carlo III è arrivata la statua di San’Anna portata dai fedeli.

Ore 15,56: La pioggia che a intervalli cade su Caserta non sta fermando l’afflusso ordinato di fedeli diretti alla Reggia, dove alle 18 papa Francesco celebrerà la messa in onore di Sant’Anna, patrona della città di Terra di Lavoro. Decine le migliaia di persone che affollano i giardini esterni al monumento vanvitelliano capaci di ospitare fino a 500 mila persone: un enorme distesa di ombrelli colorati che si aprono e si chiudono mischiandosi con le bandierine e gli striscioni dei fedeli. Tra loro ci sono quelli che hanno trascorso la notte all’aperto avvolti nei sacchi a pelo pur di conquistare un posto nelle prime file, quelle più vicine all’altare. Tanta gente, inevitabile anche un minimo di ressa all’altezza degli ingressi laterali, quelli che danno accesso al palco dove troveranno posto 3.500 persone: disabili, delegazioni delle parrocchie campane, cori, suore e istituzioni. Per loro una lunga attesa in piedi prima di entrare per consentire che il rigido protocollo sulla sicurezza si completi con la bonifica dei luoghi, effettuata anche con l’aiuto di unita’ cinofile. Come per tutti i grandi eventi non mancano i rivenditori improvvisati di ogni tipo di gadget: dalla bandierina bianco-gialla del Vaticano al calendario del Papa, dalla bandiera della pace fino ai dolci con l’effigie di Francesco. L’arrivo del Pontefice è avvenuto un po’ prima delle 16, in elicottero, nel piazzale della scuola specialisti dell’Aeronautica militare che ha sede nella Reggia.

ORE 16,41: Il Papa dopo l’atterraggio è stato accolto dalle autorità casertane. Innanzitutto ha ricevuto il saluto del sindaco Pio Del Gaudio e del Prefetto Carmela Pagano.

ORE 16,50: Mentre il Pontefice sta incontrando il clero casertano fuori la piazza è completamente gremita.  Il Papa sta rispondendo alle domande dei sacerdoti. L’atteso incontro, infatti, si sta svolgendo sotto forma di dialogo. Buone notizie anche per il meteo da più di un ora non piove e il cielo si aperto. Azzurro e nuvole bianche hanno sostituito nuvoloni grigi e carichi di pioggia.

 

ORE 17,50: Papa Francesco poco prima delle 18 è uscito dalla Reggia di Caserta a bordo della sua auto e sta attraversando la folla cercando di stringere mani. E’ un tripudio di gioia.

ORE 18,17: Sta per iniziare la messa in onore di Sant’Annacelebrata da papa Francesco. Il pontefice è già salito sull’altare insieme ai concelebranti.

ORE 18,22: Sono 200.000 le persone presente in piazza Carlo III secondo le stime della Questura di Caserta.

ORE 18,23: In volo sull’elicottero, avvicinandosi a Caserta, a papa Francesco sono state mostrate dall’alto le zone della Terra dei Fuochi. Francesco ha commentato: “E’ terribile che una terra così bella sia rovinata così”, riferendosi agli sversamenti dei rifiuti. Le zone interessate dal fenomeno dello sversamento dei rifiuti chiamate Terra dei fuochi sono state illustrate in elicottero al Papa dal sostituto della Segreteria di stato mons. Angelo Becciu.

ORE 18,52: La “vostra bella terra” “richiede di essere tutelata e preservata, richiede di avere il coraggio di dire no ad ogni forma di corruzione e di illegalità, richiede a tutti di essere servitori della verità e di assumere in ogni situazione lo stile di vita evangelico”. E’ l’appello lanciato da papa Francesco durante l’omelia a Caserta. Il Papa ha chiuso la sua omelia con un monito rivolto a tutti “non lasciatevi rubare la speranza”.

ORE 18,52: “Chi diventa amico di Dio, ama i fratelli, si impegna a salvaguardare la loro vita e la loro salute anche rispettando l’ambiente e la natura”. Così papa Francesco nell’omelia pronunciata a Caserta interrotto dagli applausi. “So che voi soffrite per queste cose – ha aggiunto -, quando sono arrivato uno di voi mi ha detto: ‘Padre ci dia la speranza’, io non posso darvi la speranza ma posso dirvi che questa c’è dov’è c’è Gesù”.

ORE 19,40: “Questa splendida terra è stata attaccata da più parti, in modo particolare, sventrata e fatta deposito di rifiuti particolari provenienti dall’Italia e dall’Europa, che causano morti e disagi”: lo ha affermato il vescovo di Caserta, mons. Giovanni D’Alise, nelle sue parole di saluto a papa Francesco al termine della messa celebrata dal Pontefice davanti a 200 mila fedeli nella piazza antistante la Reggia. “C’è anche una disoccupazione che toglie il respiro – ha detto il presule, più volte interrotto dagli applausi – strappa la speranza e mortifica le nuove generazioni. Intanto, anche nella nostra terra, non mancano criminalità e corruzione”. “Caserta è capoluogo di ‘Terra di lavoro’ – ha detto ancora mons. D’Alise – terra una volta posta nella ubertosa e splendida ‘Campania Felix’. Questa Campania non è più ubertosa come un tempo e neanche più Felix per la sua posizione geografica”. Per il vescovo, comunque, il Papa “qui non ha trovato solo degrado, ma una popolazione che non si abbatte e che non demorde, che ha un grande desiderio di essere protagonista di una ripresa, soprattutto spirituale”. D’Alise ha anche augurato al Pontefice “di vedere attuata la ‘riforma’ della Chiesa, per la quale tanto profonde energie”.

ORE 19,45: La messa è finita. “Voglio assicurare i napoletani che quest’anno sicuramente andrò da loro”. Lo ha detto papa Francesco poco prima di fare la benedizione. il pontefice ha detto “il cardinale Sepe mi ha detto che i napoletani sono un po’ gelosi, li rassicuro sarò da loro”. La piazza ha accolto queste parole con un boato.

 

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