VALLE CAUDINA – Archiviare la figura del medico di base è l’idea del ministro della salute Balduzzi. Il “nostro dottore” che lavorava in solitario, per 5 giorni la settimana, irreperibile nel fine settimana ora potrà essere in compagnia e, lavorare anche nei giorni festivi.
Insomma, il medico ci sarà 24 ore su 24! Una rivoluzione o, una riforma inaugurata dal Governo Monti, che eviterà di ingolfare i Pronto Soccorso. Medici che si dovranno associare, che potranno eseguire la diagnostica e le visite specialistiche con l’obiettivo di garantire un miglior servizio al cittadino e decongestionare i pronto soccorso degli ospedali. Quello che il Governo oggi impone come legge dello Stato, è una soluzione che in modi diversi l’associazione per la BUONA SANITA’ aveva tentato di realizzare in Valle Caudina con l’istituzione di un posto di PRIMO SOCCORSO. Raccolta di migliaia di firme, promesse ed impegni. Tutti d’accordo: cittadini innanzitutto, medici, politici. Poi, nonostante i continui solleciti e sproni da parte dell’Associazione per aprire un pronto soccorso a Montesarchio, c’è stato e c’è ancora silenzio nelle risposte! “Un posto di pronto o, primo soccorso come vuol chiamarsi – afferma Giovanni De Mizio presidente dell’Associazione – che in Valle Caudina è urgente e necessario da anni. Le strutture ci sono. Quando abbiamo raccolto le firme in tutta la Valle Caudina e, sono state migliaia, avevamo anche ipotizzato la sede per il primo soccorso, lungo la via Appia (nella zona di Sferracavallo), quindi facilmente raggiungibile. La nostra idea, ripeto condivisa con migliaia di cittadini, era quella che oggi il Governo propone. Avere medici e personale specializzato tra infermieri, autisti di ambulanze e qualche altra figura sanitaria professionale a disposizione 24 ore su 24 era ed è una garanzia per noi tutti. Senza correre il rischio in qualche caso, di arrivare tardi in ospedale e perdere la vita! Questo è lo spirito con cui oggi, riproponiamo l’importanza di realizzare un primo soccorso in Valle Caudina, anche se i medici dovranno ormai associarsi per legge. In Valle Caudina, una valle del Sud Italia, si volevano, per una volta, anticipare i tempi di una riforma che qualche anno fa neppure si ipotizzava, ma come già da anni avviene in Germania ed in altri Paesi europei. In Lombardia ed in Veneto sono già in corso sperimentazioni in tal senso. Oggi, riproponiamo e chiediamo ancora una volta di riuscire a realizzare un posto di pronto soccorso”. Il centro di primo soccorso potrebbe avvalersi anche dei laboratori di analisi e radiologia del Distretto Sanitario dell’Asl di Montesarchio. “Questo però – dice De Mizio – prima che l’Asl possa andar via da Montesarchio come ipotesi che si paventa e, dalla Valle Caudina. Sarebbe un’altra grave perdita per l’intero comprensorio. Ed ancora una volta a farne le spese sarà la salute dei cittadini. Giova ricordare che, però, “la salute non fa sconti a nessuno”, ricchi, poveri o famosi” Aprire un centro di primo soccorso e riuscire anche ad avere una eliambulanza sul posto, ed in attesa che i medici si associno per legge, significa anche prevedere posti di lavoro per tanti giovani medici, infermieri, centralinisti, autisti. “Posti di lavoro e cittadini tutelati nella salute” sarà il grido di battaglia dell’Associazione per la Buona Sanità Valle Caudina che, continuerà nella sua lotta per realizzare un centro di primo soccorso a Montesarchio a servizio della Valle Caudina e non solo. “Si parla – conclude il presidente dell’Associazione – di Città Caudina, di servizi in comune e non si pensa prima di tutto alla salute e al lavoro. Gli altri settori di certo importanti, potrebbero anche figurare al secondo posto”.