BENEVENTO – Mercoledì 23 gennaio 2013, presso la Sala Rossa di Palazzo San Domenico, in Piazza Guerrazzi, alle ore 15.00, si terrà un seminario pubblico sul tema “Spesa, risultati, efficienza: miti, leggende e realtà dell’università italiana”.
Interverrà Giuseppe De Nicolao, professore ordinario di Automatica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia dove insegna Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati.
L’incontro sarà introdotto dal rettore dell’Università degli Studi del Sannio, Filippo Bencardino.
Il professore De Nicolao da più di un anno è tra gli animatori di ROARS.IT, un blog molto seguito che, attraverso il suo network interdisciplinare, raccoglie direttamente dai protagonisti del mondo accademico contributi dialettici fortemente stimolati sui temi cruciali dell’università e della ricerca.
I recenti interventi legislativi e finanziari sull’università italiana sono stati giustificati dall’urgenza di intervenire su un sistema sovradimensionato e inefficiente dal punto di vista della didattica e della ricerca. Diversi opinionisti, anche accademici, hanno fornito analisi a supporto di questa lettura che ha ispirato anche gli ultimi pesanti tagli operati dal governo Monti. Lo scopo del seminario è sottoporre a “fact
checking” queste analisi ormai divenute parte del senso comune fuori e dentro l’accademia. In particolare, viene proposta una valutazione comparativa della spesa, dei risultati e dell’efficienza del sistema universitario italiano in relazione al panorama internazionale utilizzando le statistiche economico-sociali dell’OCSE e quelle delle banche dati bibliometriche. Questo approccio rigorosamente scientifico permette di smentire alcune leggende largamente diffuse e di fornire un quadro più realistico della situazione in cui versa l’Università italiana la quale nel suo complesso, pur essendo pesantemente sottodimensionata e sottofinanziata, mostra un’efficienza del tutto comparabile a quella dei maggiori sistemi universitari occidentali.
Temi questi, che avendo un ruolo centrale anche nelle dinamiche politiche, sociali ed economiche subiscono torsioni strumentali calate dall’alto in nome di male interpretate esigenze di cambiamento e miglioramento del sistema.Per questa ragione parlare alla politica e alla società è fondamentale, soprattutto in questa fase di riassetto politico e istituzionale che scaturirà dagli esiti delle prossime consultazioni nazionali e di Ateneo.
Al seminario sono stati invitati tutti coloro che, sia in qualità di protagonisti istituzionali o di candidati ad esserlo, vogliano prendere parte in modo credibile e competente ad una discussione che abbia al centro la gestione del processo di trasformazione dell’Università italiana e in futuro il Paese.
Giuseppe De Nicolao è professore ordinario di Automatica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia dove insegna Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati. I suoi interessi scientifici includono i
controlli automatici, la stima di modelli matematici tramite analisi statistica dei dati, l’automazione nella produzione dei semiconduttori, la modellistica in campo farmacologico e il pancreas artificiale. Su questi
argomenti ha scritto più di 110 articoli pubblicati su riviste scientifiche “peer reviewed” ed è inventore di brevetti. È uno dei fondatori e redattori del blog ROARS (Returns On Academic ReSearch) dedicato a tematiche di valutazione della ricerca e politica universitaria.
Il seminario cercherà di rispondere a queste domande:
Ma cosa c’è di vero nelle seguenti affermazioni?
“i corsi devono essere ridotti, le università snellite, alcune chiuse” (F. Giavazzi)
“riversare più fondi in questo sistema è come buttarli al vento” (R. Alesina, F. Giavazzi)
“abbiamo gli universitari più finanziati del mondo” (il Riformista)
“la spesa italiana per studente è la più alta al mondo dopo USA, Svizzera e Svezia” (R. Perotti)
“non possiamo più permetterci un’università quasi gratuita” (F. Giavazzi)
“le università italiane sono cresciute troppo. Studiare per troppi anni non serve a nulla” (G. De Rita)
“che nell’università ci siano troppi professori è un fatto” (F. Giavazzi)
” l’università italiana non ha un ruolo significativo nel panorama della ricerca mondiale ” (R. Perotti)