CASERTA – Si è svolta, nel Centro Sant’’Agostino, la presentazione della mostra documentaria sul rapporto tra Aldo Moro e Terra di Lavoro, a cura del Comune e della Società di Storia Patria di Caserta, che sarà il momento centrale della celebrazione delle Giornate Europee del Patrimonio, previsto per sabato 29 e domenica 30 settembre con visita guidata e ad ingresso gratuito nella sede della Società in via dei Passionisti, fruibile anche per i turisti con ingresso dal Parco Reale.

Fulcro della mostra, aperta dalle 9.00 alle 12.30, oltre a documenti riferiti alla presenza dello statista a Caserta, sin dall’anteguerra quale presidente nazionale della Fuci maschile, ospite dei Salesiani e quale allievo Ufficiale di complemento nella Scuola di Casagiove, l’importante lettera scritta durante la prigionia delle Brigate Rosse, indirizzata all’amico Elio Rosati, già parlamentare Dc e sottosegretario di Stato. “Riflettere sulla nostra recente storia e sulla politica – ha detto il sindaco Pio Del Gaudio – significa ragionare sul nostro futuro. In quegli anni sono state avanzate riflessioni che meritano di essere approfondite e continuate: in esse sono custodite i principi dell’identità nazionale, dell’appartenenza, della ragioni di una dialettica che deve essere aperta al confronto e al dialogo”. “Celebrare queste giornate – ha detto l’assessore alla Cultura, Felicita de Negri – significa promuovere non solo il patrimonio artistico ma anche le biblioteche e gli archivi, cui finora non è stato riconosciuto valore economico. Su essi fonda la memoria di una nazione, mai come in questo momento è necessario sostenerli e sottolinearne l’importanza. La lettera dello statista all’onorevole Rosati, poi, scritta durante i 55 giorni dell’odiosa prigionia e mai pervenuta al destinatario, è un significativo invito alla riflessione, tutt’oggi ancora valido. Gli anni di quella stagione del nostro Paese sono per certi versi un buco nero sul quale ancora necessitano riflessioni e considerazioni. In merito al pensiero di Aldo Moro, infine, l’Amministrazione si ripromette di ritornare con nuovi e prossimi appuntamenti, ai quali confidiamo di avere la partecipazione dello stesso onorevole Rosati, oggi impossibilitato ad intervenire, anche per discutere più approfonditamente i temi della questione meridionale che, a Moro uomo del Sud, erano già chiarissimi in quegli anni”. Sul pensiero di Aldo Moro, oltre al presidente della Società di Storia Patria, Alberto Zaza d’Aulisio, si è soffermato anche Riccardo Ventre, già vice presidente della Commissione degli Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, intervenuto a ricordare un discorso dello statista alle Nazioni Unite e che, in merito ai propositi e all’efficacia di una buona politica, ha indirizzato al sindaco Del Gaudio e a tutta l’Amministrazione i suoi apprezzamenti per l’impegno profuso a favore di azioni che mettano il cittadino e le sue esigenze al centro di ogni attività politico-amministrativa.

 

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