GIOIA SANNITICA –  O “l’incubatore” o si scivola.. nell’incubo. Fino ad oggi l’area Pip di Gioia Sannitica, nel Matese, non è decollata anche quella già attrezzata e dotata di infrastrutture. Adesso l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Fiorillo punta alla creazione di un vero e proprio “incubatore” di imprese per far alzare e lievitare l’appetibilità dell’area per gli insediamenti produttivi. Un cambio di strategia rispetto all’orientamento, avallato dall’attuale esecutivo, per ampliare e creare un’altra area pip che si è reso necessario per la graduale forte riduzione dei contributi regionali (o del rimborso di rate di mutui) che ha imposta la rimodulazione della progettazione di completamento dell’area destinata agli investimenti imprenditoriali fino alla versione definitiva approvata nei giorni scorsi dalla giunta Fiorillo (unico assente l’assessore Gaetano). In realtà già nel 2010 si è deciso di ridefinire i due stralci funzionali e di ridurre le aree da espropriare per la creazione di un nuovo aggiuntivo polo produttivo in località “Varco”. Adesso il nuovo passo con la messa in soffitta dell’ambizioso bis in termini di aree,costose, da urbanizzare, dando maggiore peso e continuità operativa al potenziamento ed al decollo reale dell’area Pip già sorta in località Volgari con accesso sulla provinciale e già dotata di ben 14 lotti e quindi “ampiamente sufficienti alle richieste locali” come viene specificato nella delibera che ha approvato una variante per cercare di rendere fruttifera ed utile alla comunità l’investimento già effettuato con il miglioramento della strumentazione operativa con la dotazione del cosiddetto “incubatore”.“Considerato- si legge nell’atto deliberativo di inizio settembre- che questi eventi susseguitisi nel breve tempo hanno indotto questo Ente a rivedere l’intera programmazione provvedendo alla elaborazione di un progetto esecutivo cantierabile di variante del II stralcio, dell’importo complessivo di € 2.514.755,00, da finanziare con i soli fondi messi a disposizione tramite O.O. 2.5 del PO FESR Campania 2007/2011, che prevede la realizzazione nell’area PIP Volgari di un manufatto da utilizzare come incubatore di impresa in modo da potenziare e dare migliori prospettive di utilizzo della già urbanizzata area Volgari. Considerato che il progetto di variante prende spunto da una nuova logica imprenditoriale quella dell’incubatore d’impresa, termine che proviene dall’inglese ‘incubator’, inteso come uno spazio fisico che ospita nuove imprese e mette a loro disposizione servizi materiali ed immateriali per facilitarne lo sviluppo”, è spiegato nella delibera di fine agosto. Adesso la parola alla regione per i fondi necessari ed cosiddetti provvedimenti consequenziali. E speriamo che non diventi un ..incubo.

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