PARETE – La casa di Bidognetti è stata finalmente assegnata al Comune di Parete e a breve diventerà un luogo dove costruire percorsi di socialità e legalità, dove contribuire al riscatto dell’agro aversano dal giogo della criminalità organizzata.


L’assegnazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Vitale, è stata ufficialmente deliberata dalla Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata. “Realizzare azioni concrete – spiega il primo cittadino – per l’affermazione della cultura della legalità rappresenta un punto fondamentale della mia azione amministrativa. Le iniziative messe in piedi nel corso di questo primo anno ne sono la riprova. A breve inviteremo tutte le associazioni interessate per partire immediatamente con la ristrutturazione e restituire ai paretani uno spazio dove costruire legalità e interazioni sociali”.

Nei mesi scorsi il sindaco Vitale, nel corso di un consiglio comunale, aveva affermato che la casa del boss sarbbe diventata “un centro di accoglienza e assistenza per le vittime della camorra e dell’usura e, più in generale, delle donne vittime di violenza, oltre che di diffusione della cultura della legalità”.

 

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