Come fare per recuperare il presente dal passato? E’ quanto si è chiesto il CATMT, il Comitato per il recupero e la valorizzazione delle antiche tradizioni del Monte Tifata, che ogni anno prova a fare un punto sulle potenzialità di un territorio che pur vivendo troppo distante dalla città, anche in ritmi e abitudini, ne conserva invero, l’unica plausibile identità.

La storia di queste colline parla di Borboni, di arte e cultura, di famosi pittori giunti a ritrarre il profilo di un paesaggio da sogno come Hackett, di coltivazioni floride e rigogliose di uliveti. In tutto ciò si erge, come filo conduttore tra ieri e oggi, l’umile figura dell’asino, simbolo del lavoro, del mezzo di trasporto, della terra. Tutto un mondo ricchissimo di vita e produzioni che rischia di essere dimenticato, le frazioni stanno perdendo un’identità che deve invece essere assolutamente preservata poiché in essa c’è il racconto e l’impronta di un popolo.
Venerdì 30 agosto, ore 18.30, a Santa Barbara di Caserta, in Piazza Varrone si terrà il Convegno “Tifata, tra passato e presente, ritrovare le tradizioni per recuperare l’identità, le nostre colline, storia e tesori”. La richiesta alle istituzioni: sia posto un vincolo sui tifatini affinchè diventi un territorio protetto dalla speculazione edilizia.
Interverranno Domenico Zinzi, Presidente della Provincia di Caserta, Daniela Nugnes Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Giuseppe Greco, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Caserta,Tommaso De Simone, Presidente della Camera di Commercio di Caserta e Marinella Scuderi, Vice Comandante Corpo Forestale dello Stato.

 

 

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