SANTA MARIA CAPUA VETERE – In merito alla questione relativa alla richiesta di rilascio del permesso a costruire di circa 430 appartamenti nell’area dell’ex tabacchificio, l’associazione “il Rinnovamento”, unitamente al gruppo consiliare, esprime “piena contrarietà” a un’operazione che rischierebbe di stravolgere il tessuto urbano della città.
“Tale posizione è la stessa – da sempre coerentemente espressa – in consiglio comunale, dal capogruppo Rinaldi e dal presidente Mattucci; fu lo stesso Rinaldi a proporre, nella seduta consiliare del 25 febbraio 2010, un emendamento alla delibera sul Piano Casa, con cui si chiedeva espressamente di escludere le aree dell’ex Italtel e dell’ex Tabacchificio dagli interventi di sostituzione edilizia, ex art. 7, comma 7, della legge 19/2009. Quell’emendamento, però, ottenne solo 7 voti favorevoli, risultando respinto per il voto contrario di chi ha sempre sostenuto certe operazioni e solo oggi finge di non ricordarlo.
In quella sede, e solo allora, il Consiglio Comunale avrebbe potuto decidere e programmare quali aree escludere e quali eventualmente destinare agli interventi del Piano Casa; quella stessa delibera, infatti, reiterata dal commissario prefettizio a seguito dell’integrazione della legge del gennaio scorso, rischia oggi di favorire, qualora non vi fossero davvero impedimenti di legge, un’operazione a nostro avviso dannosa per l’impatto devastante che genererebbe sul tessuto urbano!.
“Il rischio, infatti, è quello di un’immensa area dormitorio, destinata per lo più a non residenti, pari a circa 1500 nuovi abitanti, cui non corrisponderebbe un conseguente aumento dei servizi essenziali da fornire, dalle scuole agli impianti sportivi, dalle aree verdi attrezzate ai trasporti, senza, tra l’altro, un’adeguata rete viaria in grado di servire un sensibile aumento del traffico in ingresso ed in uscita. La città avrebbe, invece, bisogno di un polo sanitario unico, di un albergo, di un centro congressi, di servizi integrati per il cittadino”.
Per tali principali motivi, il gruppo “Il Rinnovamento”, in maniera chiara e trasparente, intende ribadire, oggi al pari di ieri, una valutazione politica negativa, ritenendo da sempre non opportuna la costruzione di tale abnorme complesso residenziale. Essendo, inoltre, consapevoli che sotto il profilo amministrativo e urbanistico la questione è di estrema complessità e delicatezza, chiediamo, sempre nel rispetto assoluto e imprescindibile della legge, che tali aspetti siano dettagliatamente approfonditi, valutando, in particolare, la reale sussistenza dei presupposti di cui alla citata legge, laddove si richiede la riqualificazione di immobili di fatto non più riqualificabili in quanto già abbattuti in funzione di ben altra originaria destinazione, per la quale era stato già rilasciato un precedente permesso per la realizzazione di strutture commerciali”.