Venerdì 18 marzo 2016 alle ore 18.00 nella Sala Consiliare del Comune di Cesa sita in piazza De Gasperi, si terrà la presentazione del libro “Io, Morto per Dovere” che ricorda la figura di Roberto Mancini l’uomo che per primo ha denunciato i veleni della Terra dei Fuochi vent’anni fa. Lo scritto parte dalla sua militanza nella sinistra extraparlamentare negli anni della contestazione alla scelta di diventare un poliziotto in prima fila nella difesa della legalità. Il libro, scritto da Luca Ferrari e Nello Trocchia in collaborazione con la moglie Monika Dobrowolska Mancini, narra di colui che è stato il primo poliziotto a investigare sui rifiuti tossici smaltiti abusivamente nei terreni della Campania, in quel territorio fra le province di Napoli e Caserta nel quale sono situati 57 comuni e in cui risiedono 2 milioni e mezzo di abitanti, un lavoro durato tre anni e volutamente nascosto in un cassetto. Negli anni Novanta Mancini denunciava ciò che è divenuto di dominio pubblico solo negli ultimi anni e che poteva essere fermato sul nascere, quei documenti hanno acceso i riflettori su Cipriano Chianese, colui che inventò l’ecomafia campana che per anni ha smaltito illegalmente nelle campagne della Campania i rifiuti industriali delle aziende del Nord.. Mancini indagando nella terra dei fuochi si ammalò di cancro fino a morirne a 53 anni ed è stato dichiarato Vittima del Dovere. La prefazione di Io, morto per dovere è a cura di Beppe Fiorello protagonista della fiction Io non mi arrendo ispirata proprio alla figura di Mancini e alla sua lotta contro le ecomafie e i veleni della Terra dei Fuochi. All’iniziativa ha aderito la neonata RETE DI CITTADINANZA E COMUNITA’, di cui fa parte la stessa associazione V.IN.CI. ONLUS, con funzioni di polo per il controllo partecipato del territorio. Con la RETE parteciperà anche l’Associazione “Noi genitori di tutti”, fondata dai genitori di bambini morti di cancro e don Maurizio Patriciello, che sta portando in tutta Italia la voce dei territori devastati dai crimini ambientali. Mantenere viva la testimonianza di Roberto Mancini costituirà per la RETE un impegno d’onore e, in questo, l’associazione Volontari Interforze e Cittadini, guidata dal Dott. Vittorio Romano, svolgerà la funzione di riferimento, per valorizzare il sacrificio di un poliziotto di grande fede democratica e di particolare coraggio. L’eredità, che egli lascia va raccolta, custodita e diffusa perché di valore incalcolabile per chi crede che lo Stato possa davvero essere al servizio dei cittadini. Proprio alla memoria viva di Roberto Mancini, la RETE ha voluto associare l’annuncio della prossima costituzione del FORUM aperto a ogni realtà che voglia davvero operare, con un concreto insediamento, a difesa della dignità e della vita nei territori aggrediti. Relatori dell’evento che vedrà la partecipazione della moglie di Roberto Mancini, Monika Dobrowolska Mancini, saranno il giornalista professionista Ernesto Ferrante e don Maurizio Patriciello. Il Sindaco di Cesa Avv. Vincenzo Guida porterà i saluti dell’amministrazione comunale di Cesa.