MARCIANISE – In occasione della Giornata della Memoria, l’Associazione “Amici del Libro” di Marcianise proporrà due eventi, il 26 e il 27 gennaio, affinché il ricordo continui e non si ripetano mai più efferate violenze di uomini ai danni di loro simili. Giovedì 26, alle 16.30, presso la sede dell’Associazione Amici del Libro, in via Duomo a Marcianise, Graziella di Gasparro, testimone dell’eccidio di Conca della Campania, incontrerà i giovani delle scuole superiori, e si intratterrà con loro in un dibattito mirato a mettere in luce i risvolti psicologici e i danni irreversibili che gli orrori delle violenze arrecano, soprattutto ai bambini, che per varie cause assistono ad atti di scelleratezza umana. Il primo novembre del 1943, Graziella era ancora una bambina di 10 anni e quella mattina assistette, inerme, al supplizio e poi all’uccisione anche di suo padre, per rappresaglia.

La testimone, ormai adulta, ha dedicato la sua vita alla ricerca di giustizia e di giusti riconoscimenti per coloro che – senza alcuna colpa commessa – persero la vita. Graziella ancora oggi porta i segni di un dolore grandissimo, di un vuoto affettivo che non si è mai colmato. Il suo intendimento principale, è quello di trasmettere ai giovani l’importanza della libertà e l’inutilità delle guerre. Le manifestazioni in ricordo della Shoah, con Amici del libro, continueranno il 27 con la presentazione del libro “Viaggio nella memoria -Affinché ciascuno ne preservi il ricordo – Auschwitz – Birkenau 1940 /2005”, presso la sede del Centro Studi “A. De Gasperi” a Capodrise. L’evento si avvarrà del patrocinio del Comune di Capodrise e della collaborazione delle associazioni: Fita Provinciale Caserta e Centro Studi A. De Gasperi. Il programma dell’evento prevede il saluto del dottor Salvatore Liquori, presidente del Centro studi; il saluto del dottor Angelo Crescente, sindaco di Capodrise; la presentazione del libro; e alcune testimonianze dei deportati interpretate dalle voci di Isaia Fuschetti e dei giovani attori del laboratorio teatrale del “De Gasperi”. L’istituzione di un giorno dedicato al ricordo è più che mai utile affinché i giovani sappiano e riflettano sulla violenza che l’uomo può scatenare sui suoi simili, in nome di un’idea fanatica e immorale. È dal duemila, ormai, che il 27 gennaio di ogni anno si celebra in Italia la giornata della memoria. Il fine principale di tale rievocazione è quello d’impedire che le nuove generazioni dimentichino o sottovalutino ciò che la Shoah ha rappresentato per l’intera umanità, ovvero l’annullamento immotivato di ogni dignità, inflitto a persone, da esseri pur detti… umani! È necessario rendere nota a tutti la vita d’inferno di chi fu deportato nei campi di concentramento ma anche di chi fu costretto a subire violenze senza spostarsi dal proprio paese. Certamente il mezzo più idoneo per invogliare i ragazzi a essere informati è quello di indurli ad apprendere direttamente da chi può ancora raccontare, finché ce ne sarà la possibilità, affinché non si ripeta più la sopraffazione dell’uomo sull’uomo.

 

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