E’ stata una giornata piena di emozioni quella vissuta ieri a Sant’Arpino, che si è riunita in festa, nella centrale Parrocchia di Sant’Elpidio V., per celebrare i 100 anni della Signora Santina Lettera. Donna dal profilo sobrio, dolce e generosa, sensibile e amorevole, discreta e paziente, ha voluto celebrare la particolarissima ricorrenza così com’è nel suo stile: in Chiesa per ringraziare il Signore – in piena condivisione con familiari e amici – per il grande dono della longevità. Un rituale quotidiano, quello della partecipazione alla messa mattutina, ispirato dalla sua profonda fede, che prosegue ininterrottamente da lunghi decenni e che naturalmente ha assunto significati ancor più forti e suggestivi nel giorno che ha segnato il suo secolo di vita. Una partecipazione luminosa, costante ed esemplare al cammino della parrocchia testimoniata anche dalla parole piene di autenticità e compiacimento del parroco don Umberto D’Alia che nel corso della funzione religiosa ha più volte rimarcato il cammino cristiano, fermo e determinato, della Signora Santina per nulla scalfito dalla sua considerevole età. Nata il 18 novembre del 1916, Quarta di cinque fratelli nati dal matrimonio di Antonio Lettera e Olimpia Banco, proprietari di una importante azienda di lavorazione del legno e derivati, si è dedicata sin da giovanissima a dare una mano all’attività di famiglia (qualcuno tuttora la definisce “un’artigiana con intuiti imprenditoriali”) fino al matrimonio avvenuto con Gaetano Guarino, del quale è rimasta vedova nel 1982. Madre di tre figli, Caterina (coniugata con Luigi De Santis), Carlo (con Maria Rosaria Pietronudo) e Antonio (con Silvana Pietronudo), si è dedicata interamente alla famiglia e, in seguito, ai 7 nipoti (Giovanni, Gaetano, Mariarita, Gaetano, Olimpia, Caterina, Marco) e ai 2 pronipoti. E’ molto legata alla sorella Carmela (97 anni), con la quale condivide molti momenti delle sue intense giornate e naturalmente ieri erano l’una accanto all’altra a gioire. La signora Santina, visibilmente felice ed emozionata nel vedere centinaia di persone a tributarle tanto affetto per lei che rivestiva l’insolito ruolo di protagonista, ha ringraziato tutti ritenendosi molto fortunata per tutto ciò che la vita le ha riservato. Un secolo è davvero lungo e chiaramente anche i momenti brutti non sono mancati in questo lungo lasso di tempo, basti pensare che la neo centenaria nel 1917 è sopravvissuta miracolosamente alla letale influenza “spagnola”. Come pure sono ancora vivissimi in lei i ricordi tragici delle due guerre mondiali. Ma le gioie regalate dalla sua famiglia compensano abbondantemente i dolori patiti. In chiesa, ad omaggiare la centenaria c’era anche il sindaco Giuseppe Dell’Aversana (accompagnato dal vice sindaco Caterina Tizzano, dagli assessori Loredana Di Monte, Domenico Iovinella, Giovanni D’Errico; dal presidente del Consiglio Comunale Ivana Tinto, dal consigliere Ernesto Di Serio), che ha consegnato una targa a nome di tutta la cittadinanza esprimendo nel contempo parole di grande ammirazione per una donna che rappresenta senza enfasi un modello da seguire soprattutto dalle giovani generazioni. Anche il presidente della Pro Loco Aldo Pezzella ha conferito uno speciale “attestato di benemerenza” alla signora Lettera “per il suo amorevole attaccamento ai valori della famiglia, per la sua straordinaria testimonianza di vita, di altruismo, di generosità, per il suo fervente orgoglio di appartenenza alla Comunità Santarpinese”. La lunghissima e indimenticabile giornata si è conclusa con un momento di festa, riservato ai più stretti familiari, in un noto locale della zona, nel corso della quale la signora Santina si è concessa qualche ballo brillantemente eseguito.