La festa della Santissima Trinità può essere considerata come il “compendio della nostra possibilità di contemplare l’opera di Dio”. Lo abbiamo fatto di domenica in domenica durante l’intero anno liturgico, ci fa notare Mons. Angelo Spinillo nel commento alla parola di Dio di domenica 22 maggio 2016, vivendo tutti i passi della storia della nostra redenzione: “Abbiamo incontrato il volto di Dio che si è rivelato come il Padre che crea, il Figlio che viene a redimere l’umanità, lo Spirito Santo che permette all’umanità di essere piena della presenza di Dio”. Il vescovo di Aversa pensa all’antica preghiera che nella Chiesa i cristiani hanno sempre ripetuto quasi in forma di contemplazione: “Quando tutti insieme recitiamo il Gloria, riconosciamo la presenza di Dio nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo nel principio e nei secoli dei secoli. Come dire che tutto il percorso della vita degli uomini è vissuto alla presenza della Santissima Trinità: se impariamo a contemplare la presenza di Dio ripetendo spesso questa preghiera, ci sentiremo sempre in comunione con Lui, partecipando pienamente alla sua opera di salvezza per tutta quanta l’umanità”.