Sono 14.458 i nuovi positivi in Campania. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in apertura della sua diretta Facebook. «Registriamo oggi in Campania 14.458 positivi. Il dato importante è che, di questi, 12.100 sono asintomatici», ha spiegato De Luca. Il dato dei nuovi positivi rappresenta un record assoluto per la Campania dall’inizio della pandemia ed è il quarto giorno consecutivo che in Campania si registra il «record» di positivi in un solo giorno. «Per la prima volta ieri abbiamo superato la soglia del 15% di ricoveri nell’area medica. Le soglie stabilite a livello nazionale che le regioni non devono sforare per uscire dalla zona bianca sono l’occupazione del 10% dei posti di terapie intensive e del 15% di posti di area medica, cioè di ricoveri non gravi. Siamo all’8,73% di terapie intensive occupate, ma per l’area medica siamo un punto sopra il 15%» ha raccontato De Luca. «Devo dire con sincerità che questo nostro risultato è eccellente, nonostante tutto. Abbiamo fatto un lavoro straordinario in questi mesi, grazie al personale sanitario, grazie ad alcune decisioni prese in anticipo dalla Regione Campania», ha aggiunto De Luca. «Lunedì prossimo una decina di regioni diventano zona gialla. La Campania rimane ancora zona bianca. Abbiamo veramente fatto l’impossibile e registriamo un risultato di cui essere francamente orgogliosi» ha agigunto De Luca. «Nessuno in Italia – ha aggiunto De Luca – si sarebbe aspettato che ad oggi, di fronte a decine di regioni che vanno in zona gialla, la Campania rimanesse in zona bianca. Sinceramente, più di quello che abbiamo fatto in questi mesi, era difficile fare. Ormai andiamo avanti con una riunione con tutti i direttori generali ogni 48 ore, stiamo cercando di seguire in maniera attenta, concentrata e ossessiva la situazione del contagio in Campania. Vogliamo mantenerci attenti e prudenti per evitare di richiudere la Campania, danneggiando l’economia del nostro territorio, ma anche per evitare di chiudere gli ospedali. Uno dei motivi per i quali dobbiamo essere orgogliosi è che manteniamo la Campania in zona bianca senza aver chiuso gli ospedali».
«Ci siamo consentiti il lusso di perdere 2 mesi di tempo prezioso per correre appresso ai no vax, per impegnare migliaia di agenti delle forze dell’ordine, per controllare i cortei che si sono sviluppati per mesi nei fine settimana. Avremmo dovuto impegnare una settimana di tempo per parlare con quelli che non si erano vaccinati per motivi di preoccupazione e di paura, ma passata la settimana avremmo dovuto adottare misure drastiche nei confronti dei no vax. Non lo abbiamo fatto e non abbiamo preso misure preventive per evitare la diffusione del contagio. E così siamo arrivati ad oggi». «Il Governo nazionale è andato avanti in questo modo: per 2-3 mesi ci siamo auto consolati raccontandoci che eravamo il migliore Paese d’Europa, e in qualche misura era vero. Ma siccome siamo italiani e non abbiamo la propensione alla prudenza e alla prevenzione – ha aggiunto De Luca – abbiamo bruciato il vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi d’Europa. Qualcuno di noi, io in particolare, questa cosa l’avevo prevista e raccontata due mesi fa, non bisognava essere scienziati per capire che saremmo arrivati, se rimanevamo immobili, esattamente nella situazione della Francia e della Gran Bretagna. Nessun Paese può essere blindato oggi come oggi e soprattutto nessuno può garantire la propria sicurezza se non fa niente. Noi non abbiamo fatto sostanzialmente niente». «Facciamo riunioni ogni 48 ore con i direttori generali delle Asl, vogliamo mantenerci attenti per evitare di richiudere la Campania, danneggiando l’economia e non chiudere ospedali». «Ricordo che avevamo chiuso lo scorso anno – ha detto – gli ospedali Loreto Mare, San Giovanni Bosco, Cardarelli, di Boscotrecase, del Ruggi a Salerno, eliminato attività non di emergenza per ospitare pazienti covid. Per questo oggi lavoriamo per evitare danno a chi ha altre patologie, andiamo così fino a quando potremo reggere. Rispetto a un anno fa, ricordo, ci sono anche centinaia di dipendenti in meno perché andati in pensione e buona parte del personale sanitario viene bloccato perché ha moglie, figlio, parente positivo e quindi è in quarantena. Quando ci saranno misure di contagio più evidenti ci saranno misure drastiche negli ospedali, senza togliere assistenza ai malati gravi di altre malattie e dedicando reparti a donne che devono partorire».