Un prototipo di veicolo ibrido con un sistema di propulsione termo-elettrico in grado di interagire con stazioni di comunicazioni fisse, attivando la modalita’ a zero emissioni all’ingresso nelle zone sensibili: e’ il risyltato di una ricerca italiana presentata al Motor Show di Bologna, nel padiglione dedicato alla citta’ elettrica.

Realizzato dal dipartimento di Ingegneria Industriale dell’universita’ di Roma Tor Vergata, il sistema e’ ”testato sul prototipo in mostra al Motor Show e scalabile su veicoli ibridi con differenti configurazioni”, spiega Francesco Mecocci, che ha lavorato allo sviluppo e alla sperimentazione del prototipo. La soluzione proposta, prosegue, ”consiste in un sistema di gestione automatico che, attraverso il controllo coordinato di due motori, garantisce in ogni condizione di marcia, oltre al fondamentale requisito della guidabilita’ del veicolo, anche l’adempimento delle modalita’ di funzionamento richieste dall’esterno”. Grazie alla capacita’ del singolo veicolo di adattarsi alle diverse modalita’ richieste, da completamente elettrica a completamente termica passando per tutte le configurazioni ibride intermedie, prosegue il ricercatore, ”si rende possibile l’integrazione e l’ottimizzazione della flotta nel contesto urbano”. A esempio, ”grazie alla conoscenza a priori del percorso, si puo’ preservare lo stato di carica delle batterie di trazione per l’utilizzo nelle aree in cui e’ obbligatorio il transito in modalita’ pienamente elettrica, attivandola nel momento in cui al veicolo viene comunicato l’ingresso e ricaricando gli accumulatori all’uscita, per rendere nuovamente disponibile il loro utilizzo quando necessario”. Il progetto si inserisce all’interno di un’attivita’ finanziata dalla Regione Lazio per lo sviluppo di soluzioni di Infomobilita’, ovvero di mobilita’ connessa e integrata alle tecnologie di telecomunicazioni diffuse. ”L’obiettivo della nostra ricerca – osserva Vittorio Rocco, preside della Facolta’ di Ingegneria a Tor Vergata – e’ lo sviluppo di strategie di controllo flessibili, pensate per flotte di veicoli ibridi operanti nel trasporto pubblico e urbano, capaci di rispondere in tempo reale a particolari richieste provenienti dall’ambiente esterno in cui si muovono e quindi ottimizzate rispetto alla missione e al contesto ambientale. Si pensi, ad esempio, alla possibilita’ di un autobus ibrido che percorrendo tratti all’interno di zone a traffico limitato possa adeguare il suo funzionamento interagendo con stazioni di comunicazioni fisse, attivando la modalita’ a zero emissioni all’ingresso nelle zone sensibili”.

 

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