Tra le tracce più ‘gettonate’ dai maturandi napoletani spicca il testo di Marco Belpoliti tratto da ‘Elogio dell’attesa nell’era di whatsapp’. “Quando ho visto le proposte – dice Ludovica, classe VE del Sannazaro – mi ha preso la preoccupazione, già ero agitata prima. Alla fine ho scelto il tema su whatsapp perché è un argomento vicino a noi e ho usato anche un metodo scaramantico nell’individuazione della traccia da svolgere”. Il tema su whatsapp ha spopolato anche negli altri licei classici della città come l’Umberto e il Genovesi e anche qui la scelta degli autori proposti da Roma ha disorientato i ragazzi ‘certi’ che uno dei temi di comprensione del testo potesse essere di Italo Svevo considerato che quest’anno ricorrono i 100 anni dalla pubblicazione de ‘La coscienza di Zeno’. Aspettative disattese e disilluse che hanno portato tantissimi studenti a scegliere il testo di Belpoliti. Maturandi che hanno apprezzato anche la traccia estrapolata dal testo di Piero Angela ‘Dieci cose che ho imparato’. “Il tema tratto da Angela è stato quello su cui mi sono sentito più sicuro e a mio agio – ha spiegato Carlo, studente dell’istituto ‘Porzio’ – ed ho parlato anche dell’intelligenza artificiale. Ho preso questo esame come viene, basta farlo”. Studenti che si sono presentati alla prima prova tra agitazione e fatalismo da ‘sconfiggere’ con portafortuna negli zaini e gesti scaramantici singoli ma anche con riti di classe. E domani seconda prova per indirizzo, guardando già alle prove orali e soprattutto alle vacanze.

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