«In lui possiamo trovare la luce, il coraggio della speranza, possiamo ritrovare la voglia di andare avanti, di vivere questa vita prendendoci cura della vita perchè questo Dio che nasce dentro di te come un bambino ti chiede quello che un bambino ti chiede: ‘prenditi cura di me’». Così uno passaggi centrali dell’omelia dell’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, durante la mesa di Natale celebrata nel Duomo. «Un bambino vive solo se qualcuno lo ama – ha poi detto Battaglia analizzando il significato del Natale – è questo quello che sta chiedendo Dio in questo momento alla tua vita, al tuo cuore; ‘prenditi cura di me’, della vita, della tua vita, di quella delle persone che ti stanno accanto. Non lasciare indietro nessuno». Un forte invito ad amare la vita: «Non scoraggiarti, ama e vai avanti con la forza di Dio». Il Natale, secondo don Mimmo, non è altro che «l’abbraccio di Dio» e la speranza nasce «in quella grotta». «Occorre incrociare la speranza negli occhi degli altri; tutti hanno il diritto di amare e di sentirsi amati». «Spesso ci sentiamo invisibili agli occhi degli altri, un ‘esperienza amara». I pastori giunti alla grotta si sono, invece, sentiti guardati da Dio, ha spiegato l’arcivescovo di Napoli, «e anche per noi in quella grotta c’è un Dio che ci guarda e possiamo trovare il coraggio della speranza perchè Dio viene ad abitare la nostra condizione, la nostra vita. In quella grotta c’è in Dio che ti guarda con benevolenza e tenerezza».

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