Nelle cassette di pronto soccorso dei soldati statunitensi potrebbe esserci presto anche uno spray anti-suicidi. A metterlo a punto sara’ l’universita’ dell’Indiana, che ha ricevuto un finanziamento da tre milioni di dollari per lo sviluppo. Alla base del progetto c’e’ la scoperta fatta dagli stessi ricercatori che lavoreranno allo spray che l’ormone Trh (acronimo dall’inglese thyrotropin releasing hormone) ha degli ottimi e rapidi effetti antidepressivi e nel ridurre la tendenza al suicidio.

Il problema principale nell’uso, spiega il comunicato dell’universita’, e’ che la molecola oltrepassa con molta difficolta’ la barriera che separa i neuroni dal sangue, tanto che la sola somministrazione che ha una qualche efficacia e’ quella tramite una poco pratica e pericolosa puntura lombare. Per superare questa difficolta’ il team guidato da Michael Kubek studiera’ un modo per introdurre il neuropeptide nella cavita’ nasale dentro un ‘guscio’ formato da nanoparticelle. Il guscio sara’ biodegradabile, e rilascera’ gradualmente la molecola che verra’ assorbita dai neuroni olfattivi. L’iniziativa segue un luglio record per quanto riguarda i suicidi dei militari statunitensi, che sono stati 38, piu’ dei soldati caduti in Afghanistan: “Queste morti sono tragiche – spiega Kubek – gli antidepressivi che usiamo oggi impiegano settimane per fare effetto. Per questo speriamo di sviluppare un sistema non invasivo, semplice da usare e veloce per somministrare un composto che ha gia’ mostrato di ridurre i pensieri suicidi”.

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