E’ finita la Festa, ‘La Boum’, dicono i francesi su internet. Era questo infatti il titolo originale di un film che fece epoca negli anni Ottanta, ‘Il tempo delle mele’ con un’adolescente Sophie Marceau, ed oggi e’ scomparso il regista che invento’ quel mito, Claude Pinoteau. Prima della Marceau, Pinoteau – che aveva 87 anni ed era malato da tempo – aveva lanciato un’altra grande attrice di questi anni, Isabelle Adjani, ne ‘Lo schiaffo’.

Un’intera generazione ricorda quelle immagini di feste con adolescenti abbracciati in languidi lenti – la colonna sonora de Il tempo delle mele divenne anch’essa un cult – e il volto di Vic, la ragazzina romantica di cui si innamorarono un po’ tutti. Era Sophie Marceau nel 1980 e due anni dopo nell’immancabile seguito, film che gia’ una tv francese ha annunciato che trasmettera’ stasera uno dopo l’altro. ”Con Pinoteau – ha detto Aurelie Filippetti, ministro della Cultura – il cinema francese perde uno dei suoi piu’ grandi registi, popolare ma al tempo stesso esigente”. Figlio d’arte, Pinoteau comincio’ come assistente di Jean Cocteau (‘I parenti terribili’), poi lavoro’ con Claude Lelouch (‘L’avventura e’ l’avventura’) e molti altri registi di primo piano dell’epoca d’oro del cinema francese. ”Era un fratello – ha commentato su Twitter Lelouch – un uomo di una bonta’ e di una generosita’ incredibili”. Il suo primo lungometraggio usci’ nel 1972, era ‘L’uomo che non seppe tacere’, con Lino Ventura protagonista. Ancora Ventura recito’ ne ‘Lo schiaffo’, con Annie Girardot e la ventenne Isabelle Adjani, film di Pinoteau sui rapporti padre-figlia. Nel 1980 il successo assoluto de ‘Il tempo delle mele’, con seguito nel 1982, storie da diario di scuola, con le cotte ingenue di Vic, 13 anni, e le disavventure di suo padre che voleva sorvegliarla ad ogni costo. ”I tre primi giorni – ha ricordato in una recente intervista Pinoteau – il film ando’ molto male, era una catastrofe, poi dopo…in Italia ci furono dei tafferugli. Con Sophie Marceau andammo a trovare i feriti all’ospedale. Il film rimase otto mesi in cartellone, con 4,3 milioni di ingressi in Francia, piu’ del contemporaneo ‘L’impero colpisce ancora’, secondo episodio della saga di Guerre stellari.

 

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