Un buon bicchiere di vino rosso in aiuto della memoria. Ci sarebbe la capacita’ di tenere lontano l’Alzheimer tra gli effetti benefici del resveratrolo, la sostanza contenuta nell’uva e presente in buona quantita’ nel vino rosso, che avrebbe anche una specifica azione neuroprotettiva, secondo i ricercatori statunitensi della Georgetown University.

Per confermare il dato e’ stato avviato uno studio clinico di fase II con pazienti colpiti da demenza leggera o moderata, e che durera’ un anno. Negli ultimi anni il resveratrolo e’ stato molto studiato e diverse pubblicazioni hanno indicato proprieta’ antinvecchiamento o di supporto nella lotta a diverse malattie come diabete, cancro, obesita’. Ed e’ stato anche al centro di polemiche per ricerche che ne avrebbero esagerato l’efficacia. Ora, con il nuovo studio, si punta, oltre che a confermare – con dati certi e scientificamente controllati – le capacita’ neuroprotettive, anche a verificare la sicurezza e la tollerabilita’ di forti dosi. I pazienti che parteciperanno alla sperimentazione, infatti, saranno divisi in due gruppi: a uno saranno date due volte al giorno compresse di resveratrolo puro, all’altro un placebo. A tutti saranno fatti esami specifici per controllare la progressione dell’Alzheimer. “La maggior parte degli studi – spiega Scott Turner, uno dei ricercatori impegnati nella nuova indagine – che mostrano vantaggi del resveratrolo sulla salute, sono stati condotti su modelli animali e con dosi che oltrepassano notevolmente quelle contenute in un bicchiere di vino”. Da qui la necessita’ di valutare la sicurezza di dosi elevate, spiegano i ricercatori sottolineando che, anche in caso in cui sara’ dimostrata l’efficacia, per metter a punto trattamenti ad hoc saranno necessari tempi lunghi.

 

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