“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana non c’è più. Al suo posto, un sindacato multiregionale che, in palese violazione della statuto, ha escluso qualsiasi rappresentanza dei giornalisti della Campania”. L’annuncio è dato da una nota firmata dai consiglieri nazionali campani Massimo Calenda, Annamaria Chiariello, Paolo Grassi e Gianni Russo. “Il voto del Consiglio nazionale di ieri – si legge nella nota – ha avuto luogo in deroga a qualsiasi norma o regolamento. Il ‘sistema’ e le ‘procedure’ adottate per cancellare con un colpo di spugna la Campania dalla FNSI saranno giudicati dagli organismi preposti, chiamati a valutare anche la validità delle deliberazioni ratificate da un organismo che da ieri è monco. Quella che invece è immediatamente giudicabile e condannabile, è la condotta dei vertici della FNSI che, nell’ultimo anno, hanno ignorato appelli e richieste d’intervento per la disastrosa avventura dell’Assostampa napoletana e poi, di fronte ad un fallimento annunciato e gridato nel corso delle riunioni del Consiglio Nazionale, hanno tranciato di netto qualsiasi collegamento con la Campania”. “La Giunta FNSI, senza la Campania, approva un contratto che non può essere nazionale ma solo multiregionale. Lo stesso equo compenso sta passando mettendo il bavaglio a una regione del Sud, la Campania, dove più che altrove potrebbero realizzarsi gli effetti di una normativa ambigua e discutibile. Ultimo, ma non meno importante, la Giunta FNSI dovrà spiegare come sarà possibile indire un Congresso nazionale del sindacato giornalisti senza la rappresentanza della Campania, escludendo cioè, il 10% dell’Italia”, conclude la nota.

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