”Napoli e la Campania sono terre di eccellenza produttiva anche nel settore orafo; anzi, possiamo dire che l’artigianato di qualità, con turismo e commercio, può ulteriormente contribuire a spingere i motori di una ripresa che, speriamo, sia davvero alle porte”.

Così Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio partenopea, intervenendo oggi alla cerimonia di premiazione di 39 aziende orafe distintesi per diverse caratteristiche che vanno dall’innovazione tecnologica all’internazionalizzazione, dalla responsabilità sociale al passaggio generazionale. Nella manifestazione, sostenuta dall’ente camerale di Napoli e promossa da Federpreziosi Confcommercio insieme con la Federazione orafi campani, sono stati insigniti anche gli ‘imprenditori valorosi’, operatori, cioè, che hanno subito una rapina con conseguenze fisiche e patrimoniali ma decidendo di andare comunque avanti. Premi anche per chi spinge sulla ‘responsabilità sociale’ adottando codici etici di condotta e alle aziende con almeno 50 e 25 anni di attività. Sono undici le categorie selezionate per le 39 aziende scelte per l’evento ‘Imprese, artefici, storie e passioni­Tradizione e futuro’, alla sua prima edizione. “L’eccellenza orafa napoletana ­ ha aggiunto Maddaloni ­ rappresenta un ‘driver’ fondamentale del nostro terziario, per l’impegno e la capacità di fare rete dei maestri artigiani e dei commercianti, riuniti soprattutto dalla gran voglia di tramandare l’arte di trasformare le preziose materie prime in gioielli unici e ammirati in tutto il mondo”. Ha spiegato Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi Confcommercio, nel corso dell’incontro svoltosi nella sede camerale e coordinato da Maurizio Merolla: “Dalla consapevolezza del valore di questo patrimonio è nata l’idea di identificare, premiare e soprattutto promuovere, le singole eccellenze che si sono distinte nei vari campi”. Un settore di rilievo economico. Lo ha evidenziato Roberto de Laurentiis, presidente della Federazione orafi campani: ”Il comparto orafo regionale rappresenta circa 2.300 aziende, di cui 1400 di vendita al dettaglio, 150 grossisti e circa 700 di produzione ed indotto (incastonatori, lucidatori, cesellatori, ecc.) tra artigiane ed industriali per un fatturato complessivo di oltre 2 miliardi di euro”. “Se il comparto produttivo ­ ha affermato il presidente degli orafi campani ­ è riuscito ad agganciare la ripresa dell’export orafo, in Italia cresciuto del 7% nel 2013, il settore commerciale è ancora in sofferenza a causa della perdurante crisi dei consumi”. Ecco perché, ha conclude il presidente della Foc, ”per venire incontro a quelle che saranno le tendenze dei consumatori occorrerà privilegiare i prodotti più originali e distintivi in termini di immagine e design e con il rapporto qualità/prezzo percepito come più favorevole”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui