La Mehari verde di Giancarlo Siani, l’auto con la quale il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra si spostava, tornerà a circolare per la prima volta per le strade di quella Torre Annunziata, in provincia di Napoli, dove aveva iniziato il suo lavoro e di cui aveva raccontato i tanti problemi, a cominciare dalla prepotenza dei clan. L’iniziativa si svolgerà il prossimo 21 settembre, nella ricorrenza dei 30 anni dell’omicidio, in piazza Leonardo, a Napoli sotto la sua abitazione. Ad annunciarlo l’assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata, Antonio Irlando, che di Siani era amico. ‘Torre Annunziata non dimentica’ è il titolo della delibera del Comune che ha varato il progetto. L’iniziativa si svolge in collaborazione con la Fondazione Polis, di cui è presidente Paolo Siani, fratello di Giancarlo. L’auto circolerà nelle strade della città, in particolare nei quartieri teatro della guerra di camorra. La Mehari sosterà in alcuni luoghi simbolo e incontrerà tutti gli studenti delle scuole cittadine. ”Il solo accenno all’idea di portare la Mehari di Giancarlo nella sua Torre – dice Irlando – ha entusiasmato tanti giovani e tanti amici che lo hanno conosciuto proprio insieme a quella che rappresentava la sua redazione ‘on the road”. Il programma prevede una mattinata dedicata a tutte le scuole della città ed il pomeriggio alla città. Il Comune coordinerà il ritorno della Mehari con il locale liceo scientifico che da tempo ha promosso iniziative dedicate a Giancarlo Siani. ”Sarà – dice Irlando – una giornata di festa e testimonianza”.

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