Napoli. A pochi giorni dalla mattinata di sensibilizzazione alla scuola Paolo Borsellino, l’Enpa di Napoli promuove una campagna di sterilizzazione per i cani ferali delle periferie di Napoli. L’attività è organizzata dal coordinatore regionale Massimo Moffa con la Garante degli animali del comune, Stella Gervasio ed è supportata dall’ausilio Asl Na 1, con la preziosa collaborazione del veterinario Enpa dott. Giovanni Ferrara.

Il randagismo è la condizione degli animali domestici che sono stati abbandonati o smarriti, e che si trovano quindi a vagare per proprio conto. Più in generale si può intendere per randagio qualsiasi esemplare di una specie di animali, che viva per proprio conto, tipicamente ai margini della società umana, a prescindere che esso sia stato abbandonato o sia nato già in condizioni di randagismo, per esempio da genitori a loro volta abbandonati. Poiché il fenomeno del randagismo comporta anche problemi di sicurezza e di igiene pubblica, nei vari paesi esso è regolato da leggi specifiche e controllato da istituzioni preposte; tali normative e istituzioni possono definire il concetto di randagismo in modi più specifici. Per esempio, la legge del 14 agosto 1991, n. 281 (legge quadro) applica solo ai cani la definizione di randagio (classificando invece i gatti senza padrone come animali in libertà) e introduce una distinzione specifica fra cane vagante e cane randagio, riferendosi con quest’ultima espressione al caso di cani abbandonati che si siano abituati alla vita in condizioni semi- selvatiche. Inoltre all’articolo 5 comma b della legge regionale 16 del 2001 si può notare che fra le competenze delle Asl vi è la promozione e l’attuazione degli interventi mirati al controllo demografico dei cani e dei gatti con mezzi chirurgici o con altri mezzi idonei riconosciuti dal progresso scientifico. Fra l’altro in questo periodo l’Enpa di Napoli sta distribuendo gratuitamente fino ad esaurimento scorte mangimi per cani e gatti a tutte le animaliste bisognose che con tanta difficoltà cercano di aiutare gli animali vaganti sul territorio, aiutando così l’intera provincia per “dare voce a chi non ha voce”.

 

 

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