Visite specialistiche gratuite per chi ne ha bisogno. Nella giornata mondiale del malato, la Chiesa di Napoli e l’Azienda ospedaliera universitaria Federico II hanno siglato un protocollo grazie al quale sarà potenziata la collaborazione con lo sportello di medicina solidale già in funzione alla Casa di Tonia. Il protocollo si intitola ”Convergenze di medicina soolidale” e vede, insieme con la Chiesa e il Policlinico universitario la Fondazione In nome della Vita Onlus e e l’Associazione di volontariato ”Medicina e assistenza sanitaria solidale”. ”C’è un mondo intorno al quale si muovono i medici – ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli – Questo mondo medico si è aperto e sta dando dei contributi enormi. La Casa di Tonia è un piccolo seme per fare crescere la solidarietà”. Il presule, accompagnato dal direttore generale Giovanni Persico e da Gianmaria Ferrazzano, che lavora nel Dipartimento Testa-Collo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e responsabile del Progetto alla Casa di Tonia, ha visitato il reparto di Pediatria del Policlinico.

”C’è una grande professionalità, siamo a livelli di eccellenza – ha sottolineato Sepe – C’è un clima di famiglia, in cui può sbocciare un rapporto umano che aiuta i bambini a guarire nel miglior modo possibile”. Tra i degenti della struttura, anche una ragazzina eritrea di 17 anni malata di Hiv e tubercolosi, ricoverata al secondo piano della palazzina, in quella che viene chiamata ‘Pediatria estrema’, dove cioè vengono portati i bambini in condizioni molto gravi. Persico ha evidenziato, citando Giuseppe Moscati, che ”la medicina deve essere impregnata di umanità”. Con il protocollo sottoscritto oggi ”si allargano le cure anche ad altre attività”. ”Credo che dobbiamo fare sempre di più – ha aggiunto – soprattutto per chi ne ha bisogno e la nostra azienda è sempre pronta a intervenire nella maniera più efficace possibile”. ”Il protocollo riunisce diverse professionalità – ha concluso Ferrazzano – che si mettono a disposizione in una struttura come la Casa di Tonia, al servizio di tutti, senza distinzioni di fede religiosa”.

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