Un sit-in con volantinaggio tra i bagnanti della piccola spiaggia di Largo Diaz a Napoli è stato organizzato dai sostenitori del comitato ‘Una spiaggia per tutti’ da tre anni impegnanti in iniziative per rendere pubblici i pochi arenili cittadini. La protesta, arrivata oggi sulla perennemente affollata ‘Mappatella beach’ – così è nota ai napoletani la piccola spiaggia sul lungomare Caracciolo – è solo l’ultima di una serie di iniziative per richiamare l’amministrazione comunale a soddisfare il bisogno di mare di chi non può permettersi di pagare accesso ai lidi, ombrellone e lettino per farsi un bagno. ”Napoli – denuncia uno uno dei promotori ai bagnanti – non ha il mare o meglio ce l’ha solo per chi ha i soldi. Per gli altri restano poche decine di metri sabbia in una città di milioni di persone”. Numerose in questi anni le denunce che il comitato ha presentato su abusi e illegali privatizzazioni sulla linea di costa cittadina. ”Come abbiamo scritto su uno dei cartelli portati tra i bagnanti – spiega – il 2% dei napoletani ha una barca il 98% ha un costume ed è a loro che dobbiamo garantire l’accessibilità libera al nostro mare”.


 

 

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