La Commissione per gli incarichi direttivi del Csm non e’ riuscita a trovare l’accordo sulla scelta del nuovo procuratore di Napoli e si e’ spaccata, proponendo al plenum tre candidati: si tratta di Paolo Mancuso,capo della procura di Nola, Corrado Lembo, procuratore a Santa Maria Capua Vetere e Giovanni Colangelo, capo dei pm di Potenza.
Mancuso ha ottenuto i voti di Francesco Cassano e Paolo Carfi’, consiglieri di Area, il cartello elettorale che raggruppa le correnti di sinistra, Magistratura democratica e il Movimento per la Giustizia e Colangelo ha invece ottenuto il sostegno di Pina Casella, togata di Unita’ per la Costituzione, la corrente di centro delle toghe e Lembo quello del presidente della Commissione Tommaso Virga (Magistratura Indipendente, il gruppo piu’ moderato). Inutili dunque i tentativi in corso da mesi a Palazzo dei marescialli per arrivare a una soluzione unitaria sul nuovo procuratore di Napoli, cosi’ come e’ accaduto invece per la nomina di Giuseppe Pignatone a capo della procura di Roma.Cosi’ come non e’ servita a questo scopo l’audizione di qualche giorno fa dei tre procuratori in lizza davanti alla Commissione per gli incarichi direttivi. Con il voto di oggi di fatto la Commissione ha rimesso al plenum – che si pronuncera’ dopo il parere del ministro della Giustizia sui tre candidati – la decisione su chi sara’ il successore di Giovandomenico Lepore, andato in pensione ormai nel dicembre scorso. E decisiva per far pendere la bilancia a favore di uno o degli altri candidati, si annuncia la posizione dei componenti laici, soprattutto di quelli di centro-destra, che sono cinque a fronte dei due colleghi di area Pd . I consiglieri di Unicost sono invece in tutto sei, quanto quelli di Area; tre quelli di Magistratura Indipendente e c’e’ anche un consigliere togato Paolo Corder, sganciato dalle correnti. Al voto partecipano anche il primo presidente e il procuratore generale della Cassazione, che sono componenti di diritto del Csm.
