NAPOLI – Nella seduta di venerdì scorso la Giunta Provinciale di Napoli, creditrice di quasi un milione e mezzo di euro di fitti arretrati, ha deciso di passare alle vie di fatto. Dopo aver acquisito il parere dell’Area Legale, ha deliberato per la citazione in giudizio del Ministero dell’Interno, colpevole del mancato pagamento di diversi canoni di locazione per l’immobile sito nella storica Via Medina e che da diversi decenni ospita gli Uffici della Questura di Napoli.

“E’ un atto abbastanza forte quello della giunta Cesaro. Un atto che senza alcun dubbio rende ampiamente il senso delle condizioni in cui versa attualmente il Comparto Sicurezza” afferma Giulio CATUOGNO, Segretario Generale Provinciale di Napoli del sindacato Co.I.S.P., il Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia. “I tagli selvaggi effettuati dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni non hanno fatto altro che aggravare la già difficile situazione in cui si trovavano le varie forze di Polizia” – continua Catuogno. E aggiunge: “Questa Segreteria Co.I.S.P. di Napoli ha avuto modo, già in passato, di denunciare tutte le anomalie venutesi a creare a seguito dei tanto decantati tagli alla spesa pubblica. Tagli che non hanno fatto altro se non provocare disagi e disfunzioni a discapito della sicurezza dei cittadini”. Lo scorso anno, infatti, il Co.I.S.P. partenopeo ha evidenziato più volte come i poliziotti napoletani fossero impegnati non solo nella lotta alla criminalità, ma, paradossalmente, anche nella “lotta parallela” alla mancanza di materiale primario, supporti e mezzi per svolgere le attività di Polizia . La penuria di carta, di toner per fotocopiatori e stampanti, quella di computer e addirittura la semplice impossibilità di adoperare delle autovetture perché non vi erano fondi per riparare una banale foratura, impegnava tutti gli operatori non solo ad autotassarsi ma a ricorrere anche al buon cuore e alla riconoscenza di amici e parenti per poter continuare a svolgere la propria attività di poliziotti! Oggi la notizia della decisione della giunta Provinciale di sfrattare la Questura per morosità è l’ennesima dimostrazione che la politica dei tagli scellerati è una politica fallimentare. “Quello della Questura di Napoli non è certamente un caso isolato – sottolinea ancora Catuogno – Nella medesima situazione si trovano quasi tutti gli Uffici di Polizia dislocati sul territorio nazionale. E la decisione della giunta Provinciale di Napoli potrebbe risultare da apripista a tutte le altre amministrazioni pubbliche che si trovano in una posizione creditizia causata dalla mancata corresponsione di canoni di affitto per strutture in uso alla Polizia di Stato”. E conclude: “E’ senza dubbio una vicenda paradossale e imbarazzante. Nel caso in cui un mancato accordo inducesse il Tribunale a deliberare lo sfratto per gli Uffici della Questura, verranno impiegati in servizio di ordine pubblico gli stessi poliziotti da sfrattare ? “.

 

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