QUALIANO – Continua il progetto di adozione di piazze, aiuole e giardini a Qualiano. In questi giorni sono state consegnate diverse aree verdi, tra le quali le aiuole Piazza del popolo sede del palazzo comunale. Un restyling che ha donato un nuovo volto alla città.

“Grazie al contributo dei miei concittadini e degli imprenditori del territorio, Qualiano sta cambiando volto. Non ha prezzo lo sforzo che decine e decine di persone stanno compiendo per recuperare le aiuole ed i giardinetti. In tanti stanno aderendo al progetto delle sponsorizzazioni volto all’adozione dei nostri spazi verdi. Sono orgoglioso e soddisfatto per tutto ciò che sta accadendo nella mia città. L’amore e l’attaccamento al territorio venuto a galla in queste settimane dimostra che le cose possono davvero cambiare”. Questi i nomi delle piazze e delle aiuole adottate e dei “genitori adottivi”. Piazza Kennedy sarà curata per un anno da Dimar Fleurs; gli spazi verdi di Piazza Rosselli dal Prestige Cafè e da Fiori di Luigi Rainone; lo spazio antistante il marciapiede di via Campana 156 da Paradise centro estetico di Gilda Saldi, che si prenderà cura degli alberi e dell’arredo urbano; lo spazio verde all’altezza delle Suore di Santa Teresa del Bambin Gesù di via Campana è stato adottato dalla Conad di Lucia Palma e da Massimo Saporito, vendita materiali elettrici; le aiuole del Comune in Piazza del Popolo da Eduardo Moio, e dalla ditta Granata della Q8; lo stazionamento dei pullman è stata presa in cura da Cerqua s.a.s., di Bonaventura Cerqua.; il monumento borbonico da Prestige Cafè 2. Le adozioni si sono spinte ancor più in là, ad essere preso in cura anche il restauro del tavolo della biblioteca dalla falegnameria di Salvatore Biancaccio. “Ci stiamo impegnando tantissimo – commenta l’assessore all’ambiente Giuseppe Musella – E’ una grande soddisfazione per tutta la città e per l’amministrazione che da tempo ha voluto questo progetto. Continuerò a lavorare per migliorare l’aspetto di Qualiano e renderla quanto più vivibile possibile per il bene di tutti”.

 

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