A breve, probabilmente già stasera, farà il primo allenamento con l’Afro-Napoli United, mentre stanno arrivando già le prime offerte di lavoro, tra cui una da una ditta di trasporti. E’ cambiata la vita di Benjamin, l’immigrato nigeriano che alcuni giorni fa ha cercato di bloccare uno scippatore che aveva appena preso la borsa di una signora e che, anche per la sua passione per il calcio, è stato ”adottato” dalla Afro-Napoli United, la squadra che raccoglie una trentina di immigrati a Napoli e partecipa al campionato di terza categoria.

”Il suo gesto – racconta Antonio Gargiulo, il presidente dell’associazione sportiva – ci ha colpito. Lui da migrante non accetta che possa esserci e restare impunito uno scippo, mentre i napoletani si sono assuefatti alla microcriminalità. A guardare il video della scena sembra quasi che per tutti gli altri sia normale quello che vedono, mentre Benjamin non lo accetta e si schiera”. Il giovane nigeriano, che oggi è stato anche ricevuto dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, pone quindi una sfida alla città: ”E’ come se il suo gesto ci dicesse che le coscienze di ognuno di noi devono svegliarsi dal torpore”, spiega Gargiulo che ha accolto Benjamin ad assistere ad un allenamento dell’Afro Napoli United e ora è pronto a prenderlo in squadra, ma non solo. ”Stiamo ricevendo alcune offerte di lavoro per lui, le stiamo vagliando, perché per Benjamin la cosa più importante ora è trovare un lavoro. Bisognerà anche superare dei problemi burocratici ma spero che l’incontro avuto oggi con il sindaco sia anche il segnale che questi problemi potranno essere superati”. Tra le prime offerte di lavoro per il ragazzo ce n’è una da una ditta che si occupa di trasporti, ma lui ha lavorato anche come operaio. Uno dei primi scogli da superare, però, sarà la lingua, visto che Benjamin parla inglese ma non l’italiano. E anche qui potrà essere aiutato dall’Afro-Napoli, che oltre allo sport organizza anche, in collaborazione con il centro sociale Insurgenzia, un corso di italiano per immigrati. ”Benjamin – spiega Gargiulo – può diventare un simbolo che contribuisca anche a rivalutare nell’opinione pubblica la figura dell’immigrato che spesso viene maltrattato, soprattutto ora, in un momento in cui le politiche in Italia e in alcuni paesi europei come la Svizzera, sono sempre più avverse agli immigrati”. Benjamin non è solo, quindi, e si potrà sentire protetto anche dal timore, che si era paventato, di eventuali ritorsioni per il suo gesto di ribellione alla ‘normalità’ del crimine a Napoli. E per aiutarlo ad inserirsi a Napoli non c’è niente di meglio che il calcio: il ragazzo nigeriano giocava da portiere, ora ha raccontato di non essere in forma ma di volersi allenare per poter esordire al più presto con la squadra.

 

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